Mattarella a Messina tra Costituzione e questione meridionale

Mattarella a Messina tra Costituzione e questione meridionale

Marco Olivieri

Mattarella a Messina tra Costituzione e questione meridionale

mercoledì 22 Gennaio 2025 - 07:00

La partecipazione del presidente della Repubblica all'inaugurazione dell'anno accademico di UniMe ci ricorda quanto bisogno di Stato e di Europa abbiamo

MESSINA – La visita del presidente della Repubblica a Messina assume un carattere speciale. Sergio Mattarella è l’ospite d’onore dell’inaugurazione dell’anno accademico di UniMe. Un evento, quello di stamattina, al termine di una tre giorni dedicata a “Messina Europa, 1955-2025”. Filo conduttore di una serie di iniziative per celebrare il 70° anniversario della Conferenza di Messina. Lo spirito dei padri fondatori dell’Unione europea risiede anche qui, tra la città dello Stretto e Taormina, nel ricordo di quel giugno 1955.

Allora, la presenza di Mattarella diventa speciale, per noi messinesi, pensando a quanto bisogno di un’Europa e di uno Stato benevoli, da vedere non come “nemici”, si ha bisogno. Una necessità significativa in questa terra spesso desolata chiamata sud. C’è una frase chiave nel nuovo film di Roberto Andò, “L’abbaglio”, che illumina il passato e il presente: “I siciliani hanno perso ogni speranza di poter cambiare il corso della Storia. Non credono più in nulla, nemmeno nelle illusioni che muovono il mondo. E questo perché tutte le volte che hanno provato a migliorare la loro condizione i loro tentativi sono stati soffocati nel sangue da chi li domina, l’aristocrazia più corrotta e ignorante d’Europa”.

Questione meridionale e valori costituzionali nel solco di Mattarella e Silvestri

Il film racconta l’ieri, l’avventura dei Mille di Garibaldi, e l’oggi. Le occasioni mancate della storia si traducono in una disillusione che stronca ogni speranza di cambiare le cose. E ci condanna, come Meridione, alla rassegnazione. Così la presenza del presidente della Repubblica ci ricorda che lo Stato “siamo noi”. E che c’è chi sa incarnare, nonostante tutti i limiti di un’Italia e un’Europa quasi sempre deludenti, i più alti valori costituzionali.

Mattarella e l’ex presidente della Corte costituzionale ed ex rettore di UniMe, Gaetano Silvestri, ci indicano la via. La via di quella Costituzione ancora da applicare pienamente per uscire dai momenti bui. Applicazione della Carta costituzionale e questione meridionale risultano profondamente intrecciate. Dal riscatto e dalla rinascita del sud, compresa la nostra amata/odiata Messina, dipende la possibilità di rendere davvero unita l’Italia. Italia oggi, ancora oggi, così divisa in termini d’infrastrutture ed economia tra nord e meridione.

Non ci rassegniamo a un’Italia a due velocità

Così, valori costituzionali e radici europee, ancora soffocate da troppi egoismi nazionali e miopie, vanno tenuti insieme. Noi non ci rassegniamo a un’Italia a due velocità così differenti. La sensibilità istituzionale del presidente Mattarella e il ruolo centrale dell’Università, nella formazione delle nuove generazioni, trovano una sintesi in una giornata messinese che deve servire come incitamento. Spinta a sostituire alla sterilità dell’immobilismo il desiderio di cambiare davvero l’esistente.

E, a ricordarci le radici messinesi di una storia da leggere e rileggere sempre, sono figure come quella del ministro e liberale Gaetano Martino. Ma anche del due volte deputato, e anche lui nella Costituente, Attilio Salvatore, democristiano dopo l’esperienza popolare. Per non soffocare in un presente asfittico, si ha bisogno di una visione ad ampio respiro che sappia interpretare il passato. Una visione come quella dei nostri costituenti, capaci di fondere il meglio delle tradizioni comuniste (comunisti italiani), socialiste, democristiane e liberali. Una sintesi illuminata per creare un gioiello costituzionale che non merita i frequenti colpi di piccone.

Il futuro può essere ancora costruito e la Costituzione e i valori autentici dell’Unione europea, nonostante i numerosi pessimi esempi di chi governa, rimangono un faro verso il quale tendere lo sguardo. La presenza a Messina del presidente Mattarella ce lo ricorda.

Foto del presidente Mattarella da Italpress.

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