La lectio del presidente della Repubblica
“Grazie all’Università di Messina per l’onore che mi avete conferito, sono molto riconoscente a tutti voi”. Ha iniziato coi ringraziamenti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il suo intervento al Teatro Vittorio Emanuele, dove gli è stato conferito il dottorato honoris causa in Scienze delle pubbliche amministrazioni.
Poi ha esposto alcune riflessioni sull’Unione Europea. “Il processo di integrazione tra gli stati europei ha avuto inizio con l’istituzione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio nel 1952. Quel trattato è stato ideato nel 1950 e rapidamente accettato dai paesi interessati. Perché il carbone e l’acciaio? Si trattava dell’energia, è come se 50 anni dopo avessero posto insieme petrolio e armamenti atomici. La scelta era anche motivata dai giacimenti al confine tra Francia e Germania, al centro di conflitti, ma il fine del trattato era la pace. Una pace solida e duratura dopo le due guerre mondiali. L’economia e la pace sono rimaste centrali per l’Europa. Qui a Messina nel 1955 si è svolto l’incontro decisivo, su invito di Gaetano Martino, per la creazione della Comunità economica europea a Roma del 1957. Il progetto era lo stesso, avviare un’epoca di pace e benessere fondata su collaborazione e amicizia. Il processo si è allargato poi a tanti altri ambiti. Ma il tema crescente è quello della produzione e dell’attuazione di norme su politiche pubbliche, che dipendono da meccanismi di tipo amministrativo. L’Ue non ha organizzazioni di questo tipo ed è un modello originale, un sistema multilivello. Un governo indiretto, un apparato che agisce ma soprattutto che fa agire. L’applicazione del diritto europeo è ciò che deve fare ogni Stato membro”.
Mattarella ha continuato parlando dei meccanismi di vigilanza e un intreccio sempre maggiore tra l’Ue e gli Stati membri, dell’evoluzione delle competenze europee e del profilo organizzativo, migliorata con la creazione di organismi che integrino entrambi gli aspetti. Un lungo intervento, quello di Mattarella, che si è concentrato su enti e istituzioni, prima di sottolineare che “la multiforme integrazione tra amministrazioni europea e nazionali ha reso omogenea l’applicazione delle norme.
Ma è il Mattarella di tutti i giorni oppure il formato cerimonia?