Confronti con i candidati, Confartigianato lancia le sue 4 proposte

Confronti con i candidati, Confartigianato lancia le sue 4 proposte

Francesca Stornante

Confronti con i candidati, Confartigianato lancia le sue 4 proposte

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sabato 18 Maggio 2013 - 15:12

Si è parlato di barriere architettoniche e di rilancio dell'economia durante i due confronti con i candidati sindaco che si sono svolti oggi a Palazzo dei Leoni. Confartigianato ha presentato le sue idee per sostenere imprese e commercio.

Mattinata fitta di appuntamenti a Palazzo dei Leoni per i candidati sindaco che da una sala all’altra oggi si sono confrontati su alcuni dei temi caldi che riguardano la città. La campagna elettorale è ormai nel vivo e da più parti si cercano occasioni di dibattito con coloro i quali aspirano a guidare le sorti della città in uno dei suoi momenti più difficili. Così nell’aula del consiglio provinciale la mattinata è iniziata affrontando il delicato tema delle barriere architettoniche e delle immense difficoltà per chi vive una condizione di disabilità in una città che allo stato attuale non è certamente a misura di disabili. A promuovere l’incontro l’associazione Senza Barriere che ha chiesto ai candidati sindaco quali politiche intenderanno attuare per far sì che Messina cambi finalmente visione e non releghi più ai margini della vita amministrativa un tema che purtroppo riguarda moltissima gente.

Subito dopo Vincenzo Garofalo, Alessandro Tinaglia, Maria Cristina Saija, Gianfranco Scoglio, Guido Signorino in rappresentanza di Renato Accorinti, Angelo Villari, presente nonostante al momento la sua candidatura sia stata esclusa, e Felice Calabrò, arrivato quasi alla fine, si sono ritrovati nella sala Boris Giuliano per incontrare le piccole imprese e gli artigiani durante un confronto organizzato da Confartigianato. “E’ la prima volta che la nostra associazione incontra la futura classe dirigente della città e abbiamo sentito questa esigenza perché consapevoli di quanto sia delicato il momento che stiamo vivendo e di quanto sia importante collaborare per garantire a tutti noi un futuro migliore” ha detto il Presidente messinese e vicepresidente regionale di Confartigianato Giuseppe Interdonato.

L’obiettivo di oggi era soprattutto presentare ai candidati sindaco quattro proposte che dovrebbero essere il punto di partenza per pensare ad un rilancio vero dell’economia messinese, messa in ginocchio da una crisi che non riguarda naturalmente solo la città, ma resa più grave anche per la mancanza di unità d’intenti tra mondo imprenditoriale e politica. Turismo e croceristi il primo punto che secondo l’associazione ogni candidato deve inserire nella sua agenda. “Dobbiamo prenderci cura dei turisti e non perdere un’occasione che potrebbe essere vitale per l’intera economia” ha sottolineato Interdonato. Poi viabilità e pulizia. Che Messina non brilli quando si tratta di vivibilità è noto a tutti, queste piaghe non aiutano i commercianti che sempre più spesso si trovano a dover abbassare le saracinesche perché la gente neanche prova ad andare in molti negozi per evitare code o il rischio di girare a vuoto alla ricerca del parcheggio. Confartigianato chiede pure un territorio sicuro. Il riferimento è alla malavita, a chi continua ad arricchirsi sulle spalle degli imprenditori onesti. E poi il sempreverde problema delle tasse. Ai futuri amministratori il presidente Interdonato chiede alla politica di “non far perdere la pazienza” a chi vorrebbe solo lavorare e produrre qualcosa di buono in una città che offre poco e niente. Imu e Tares sono soprattutto i nemici acerrimi di chi fa impresa in questo momento.

Ad augurare buona fortuna per la competizione elettorale alle porte, il segretario provinciale di Confartigianato Imprese Messina, Ambrogio Failla, che ha contestualmente sottolineato l'importanza di ascoltare il grido di allarme che arriva direttamente dagli associati. A seguire spazio ai candidati. Esordio per Vincenzo Garofalo (Pdl-Siamo Messina-Pda-Autonomisti per Messina-Fratelli d'Italia): «Oggi il Comune non è in condizione di ridimensionare il carico fiscale, ma non è detto che con un percorso virtuoso non possa riuscire a farlo nei prossimi anni. E' necessario un continuo confronto con le associazioni di categoria. Il crocierismo? Quando ero all'Autorità portuale ci siamo mossi lungo due direttrici: il crocierismo, appunto, e il trasporto merci e passeggeri. Nel primo caso è il centro città che deve sapersi "vendere", nel secondo si è puntato tutto sul trasferimento delle attività portuali nella zona sud».

A seguire l'avvocato Gianfranco Scoglio (Nuova Alleanza): «Io non voglio parlare di programmi futuri ma di progetti che già ci sono: il Piano strategico Messina 2020. Se i progetti sono condivisi, ed il consiglio comunale li ha condivisi, vorrei essere io colui che li realizza. Per favorire il commercio e le piccole attività bisogna pensare ad una nuova Ztl reale, di concerto con commercianti ed artigiani. E proporre "l'adozione" di piccoli tratti di strada da parte dei singoli esercenti, che li pedonalizzano e li rendono vivibili». In rappresentanza di “Cambiamo Messina dal basso” è intervenuto il professore Guido Signorino, incaricato dal candidato sindaco, Renato Accorinti: «La filosofia della nostra amministrazione sarà partire dal possibile, non dall'impossibile. Questa città è rimasta "impiccata" a megaprogetti che non hanno creato alcun risultato né posti di lavoro. Bisogna puntare invece sulla piccola economia, su cose facilmente realizzabili. E l'artigianato non può non essere valorizzato dall'enorme flusso crocieristico, creando una "rete" tra i forti, le infrastrutture culturali e i laghi di Ganzirri».

Dal turismo è partita Maria Cristina Saija (Movimento 5 Stelle): «Messina è la porta della Sicilia, è vero, ma è una porta un po' sgangherata. Città turistica? Messina è una città a vocazione turistica, ma non sfruttata a dovere. Gran parte dei turisti non trascorre più di 5-6 ore in città, con una spesa media di 60 euro a persona. Il commerciante e l'artigiano vanno "formati" all'accoglienza del turista, con corsi di lingua e con le botteghe scuola. Si parla di fondi, ma c'è una legge regionale sui bed and breakfast a cui nessuno pensa. Un modo di fare economia è senza dubbio la messa in sicurezza del territorio, noi istituiremo un assessorato alla prevenzione ed alla messa in sicurezza degli edifici». A seguire Alessandro Tinaglia (Reset!sindaco): «Il cuore del nostro programma è rappresentato dal Me-Lab, il grande laboratorio all'aperto della città, in grado di rilanciare il marchio Messina e di renderlo appetibile a livello internazionale. Me-Lab servirà a rendere la città un laboratorio che farà conoscere Messina nel mondo. Spesso si fa l'errore di far coincidere la città con la macchina comunale. Non è così. Bisogna puntare sull'innovazione tecnologica, sull'innovazione culturale. Se dopo 2 anni e mezzo di amministrazione dovessimo accorgerci di aver fallito, ce ne andremmo a casa».

Doppia veste di candidato e operatore-artigiano per Angelo Villari (Cambiamo Tutto): «Bisogna garantire tempi celeri a chi deve avviare attività. Noi pensiamo ad un'industria del turismo, che metta assieme settori quali il commercio, la cultura, la pesca e il turismo. Va chiarito un concetto: si crea turismo solo coi posti letto, perché turista è chi si ferma, a tutto vantaggio di commercianti e artigiani». Chiusura per il candidato del centrosinistra Felice Calabrò (Pd-Udc-Felice per Messina-Democratici Riformisti-Progressisti democratici-La Farfalla-Messina Nuova): «Per rendere il comune amico delle imprese, il primo passo non può che essere la sburocratizzazione. E' una parte fondamentale del nostro programma, l'efficienza, la riorganizzazione della macchina. Poi è chiaro che bisogna fare i conti con la situazione di pre-dissesto in cui si trova l'ente locale. Gli incentivi, dunque, se non possono essere economici, devono essere "pratici", perché la situazione giuridica è bloccata e non consente di intervenire, ad esempio, sulle imposte».

2 commenti

  1. L’intervento di Tinaglia, che qui non vedo riportato, è stato a mio avviso il più puntuale e quello che dimostrava maggiore attenzione alle questioni di cui si discuteva. Non capisco perchè non si da spazio alle poche voci competenti che si sentono in questa campagna elettorale.

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  2. Basta leggere:
    “A seguire Alessandro Tinaglia (Reset!sindaco): «Il cuore del nostro programma è rappresentato dal Me-Lab, il grande laboratorio all’aperto della città, in grado di rilanciare il marchio Messina e di renderlo appetibile a livello internazionale. Me-Lab servirà a rendere la città un laboratorio che farà conoscere Messina nel mondo. Spesso si fa l’errore di far coincidere la città con la macchina comunale. Non è così. Bisogna puntare sull’innovazione tecnologica, sull’innovazione culturale. Se dopo 2 anni e mezzo di amministrazione dovessimo accorgerci di aver fallito, ce ne andremmo a casa”

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