Oliveri. Blitz nell'impianto di depurazione, avvisi di garanzia per i responsabili dell'ufficio tecnico comunale

Oliveri. Blitz nell’impianto di depurazione, avvisi di garanzia per i responsabili dell’ufficio tecnico comunale

Veronica Crocitti

Oliveri. Blitz nell’impianto di depurazione, avvisi di garanzia per i responsabili dell’ufficio tecnico comunale

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martedì 08 Aprile 2014 - 12:09

Continua l’offensiva congiunta di Polizia di Stato e Capitaneria di Porto, su direttive Procura della Repubblica di Patti, per il contrasto ai reati ambientali e contro la gestione illecita e inefficiente degli impianti di depurazione della costa tirrenica.

Sono accusati di aver realizzato una discarica abusiva di rifiuti speciali all’interno dell’impianto di depurazione comunale di Oliveri. A finire nel mirino della mega inchiesta, coordinata dal pm Rosanna Casabona, sono i responsabili dell’ufficio tecnico del Comune.

Questa mattina i poliziotti del Commissariato di Patti, insieme al personale della Guardia Costiera di Patti Marina, hanno effettuato un blitz nella zona rinvenendo e ponendo sotto sequestro un’area di oltre 1000 metri quadri con, all’interno, oltre 2000 metri cubi tra fanghi di depurazione, sabbie, materiale inerte e calcinacci. Ritrovato anche un vecchio autocarro nonché un metro cubo di farmaci abbandonati in maniera incontrollata e, in parte, a diretto contatto con il terreno senza impermeabilizzazione. L’importo totale di materiale sequestrato è di circa 20 tonnellate.

Come sottolineato, si tratta del più vasto sequestro di fanghi da depurazione mai effettuato nell’intera zona. Secondo le accuse, la maggior parte di questi rifiuti, provenienti dal ciclo funzionale dell’impianto di depurazione, invece di essere smaltiti in discariche autorizzate, venivano accumulati da anni all’interno dell’impianto. Ne è testimonianza anche la folta vegetazione che aveva ormai ricoperto tutto (vedi foto).

Nel corso del sequestro è intervenuto anche il personale dell’ARPA di Messina che ha effettuato il campionamento dei reflussi in ingresso ed uscita dall’impianto, nonché la caratterizzazione dei rifiuti speciali per verificare con esattezza natura e pericolosità. Una complessa attività d’indagine quella portata a termine oggi, che aveva preso piede due anni fa. Innumerevoli gli illeciti amministrativi contestati così come le notifiche di diversi avvisi di garanzia per pubblici amministratori, tecnici comunali e imprese private che si aggiungono al sequestro preventivo di oltre 1000 metri cubi di rifiuti speciali gestiti illecitamente, nonché dei due impianti di depurazione di Piraino e Capo d’Orlando. Proprio questi, attraverso la custodia giudiziale, hanno intrapreso un percorso di buona gestione e di ripristino dell’efficienza di depurazione contribuendo ad elevare la qualità ambientale e igienico sanitaria delle acque di balneazione. Veronica Crocitti

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