Si è riunito il consiglio provinciale, che ha analizzato i dati su lavoro e disoccupazione: "Messina ha bisogno di costruire occasioni"

MESSINA – Il consiglio provinciale di Mcl Messina ha aperto l’anno sociale con una precisa richiesta: una politica coesiva, in grado di incentivare il lavoro e la ripresa anche in riva allo Stretto. Sono stati oltre 30 i circoli rappresentati da 50 dirigenti ad incontrarsi online per discutere su quale strada l’Mcl dovrà seguire lungo il 2022, con il tema del lavoro al centro del dibattito. Il movimento ha discusso, soprattutto, i dati su occupato e condizione delle imprese messinesi, ritenuti preoccupanti, con oltre 7mila posti di lavoro persi nel secondo trimestre del 2021 e 122 attività cessate.

“Questa è la fotografia dell’onda lunga della pandemia – ha dichiarato il presidente provinciale e vicepresidente nazionale Fortunato Romano – ma è anche l’esito dell’assenza di un programma di sviluppo per la città. Messina ha bisogno di lavoro, di costruire occasioni di sviluppo che generino posti di lavoro ma anche di un lavoro di squadra che superi personalismi ed egocentrismi e faccia sintesi per sostenere davvero il bene comune”. Romano ha continuato affermando che “serve investire sul lavoro, ma soprattutto sul lavoro buono e cioè, in linea con i parametri che troveremo nell’utilizzo dei fondi del PNRR, favorire e incentivare anche nelle commesse pubbliche le aziende che evidenziano impatto sociale e impegnano donne e giovani”.

“È il momento della proposta e della concertazione – ha concluso Romano – e come forza sociale lanciamo l’appello per costruire convocazione per lo sviluppo ancor prima di vedere un’accelerazione maggiore di quella che appare essere ormai una sopraggiunta campagna elettorale”.