Una Medea che vuole essere fedelissima al testo, alla “parola” di Euripide e, nello stesso tempo, “infedelissima” alla sua drammaturgia
Sabato 8 agosto alle 21 e 30, presso il Teatro antico di Taormina, andrà in scena Medea di Euripide, con Federica Di Martino e Simone Toni, adattamento e regia di Gabriele Lavia.
Una Medea che vuole essere fedelissima al testo, alla “parola” di Euripide e, nello stesso tempo, “infedelissima” alla sua drammaturgia. In altri termini, la struttura della tragedia greca: il coro, il messaggio, tutti i personaggi, vengono come “ingoiati” da una nuova struttura contemporanea, in un dialogo serrato, aspro, tra il marito infedele e la moglie tradita.
Così il paradigma di un “certo” dramma moderno e spudorato destruttura completamente la drammaturgia della Grecità della stupenda tragedia di Euripide per restituirla “spogliata”. In una dialogo serrato, concitato, crudele e amaro. Un “ora” e “qui” riconoscibili nel nostro “oggi”.