Mediterranea Saving Humans, presentato l'equipaggio di terra di Messina

Mediterranea Saving Humans, presentato l’equipaggio di terra di Messina

Redazione

Mediterranea Saving Humans, presentato l’equipaggio di terra di Messina

sabato 18 Gennaio 2025 - 19:00

È il quarto in Sicilia dopo Palermo, Ragusa e Alcamo

MESSINA – Il neo-costituito equipaggio di terra di Messina di Mediterranea Saving Humans (nella foto dalla pagina ufficiale Facebook della piattaforma, l’imbarcazione in missione nel Mediterraneo) è stato presentato nel pomeriggio di venerdì 17 gennaio alla città, nell’ambito di un incontro pubblico dall’emblematico titolo “Messina sale a bordo”. A partecipare sono state oltre 100 persone (online a causa delle condizioni meteorologiche non favorevoli).

Lo scopo di Mediterranea Saving Humans

Mediterranea Saving Humans è una piattaforma della società civile, attiva in missioni di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo con la sua nave Mare Jonio (unica nave del soccorso civile battente bandiera italiana), e in missioni di terra sia nei Territori occupati della Cisgiordania che nello scenario della guerra in Ucraina. Mediterranea si batte per la salvaguardia dei diritti umani, la libertà di movimento e la pace. Sul territorio, Mediterranea è organizzata in Equipaggi di terra, ovvero nodi territoriali che rappresentano Mediterranea in tutto e per tutto e organizzano attività di sensibilizzazione, monitoraggio e denuncia. L’Equipaggio di terra di Messina è il quarto equipaggio a costituirsi in Sicilia, dopo quelli di Palermo, Ragusa e Alcamo.

L’incontro è stato introdotto da Alessandro Morelli, direttore del Dipartimento di scienze politiche e giuridiche, e da Eugenio Cusumano, professore di scienza politica presso il medesimo dipartimento. Ha visto la partecipazione di Vittorio Alessandro, ammiraglio in congedo ed ex portavoce della Guardia costiera, e Alessandro Metz, armatore sociale della Mare Jonio e co-fondatore di Mediterranea Saving Humans. Nei loro interventi, Vittorio Alessandro e Alessandro Metz hanno fatto il punto sullo scenario attuale in materia di migrazioni, sull’importanza del soccorso in mare e sul ruolo della società civile in particolare, alla luce delle mancanze di governi e Unione europea in relazione a questo tema e delle politiche repressive messe in atto.

Chi ha partecipato

Nella seconda parte dell’evento hanno preso la parola numerosi rappresentanti di realtà cittadine che si impegnano da anni sul fronte delle migrazioni e dell’accoglienza nella nostra città: René Abu Rub del Coordinamento Messina Palestina; Ibrahima Fanguedou, mediatore interculturale; Carmelo Picciotto, avvocato e socio dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione; Giacinta Previte, operatrice legale SAI; Anna Schepis, psichiatra e psicoterapeuta Asp 5 CSM Messina Nord – Ambulatorio migranti.

Federico Alagna di Mediterranea, che ha moderato l’incontro, ha poi parlato delle testimonianze offerte da chi da anni lavora in ambito di migrazione e accoglienza a Messina è servita, oltre che a ricordare un lavoro fondamentale portato avanti nel corso di tanti anni, in un contesto di assoluta centralità della nostra città sul fronte di sbarchi, transito e accoglienza, anche a tracciare le coordinate delle attività che l’Equipaggio messinese intende realizzare. Fari puntati sui centri di prima accoglienza localizzati sul territorio di Messina (hotspot, CPA e CAS), che fanno di Messina un crocevia nel transito delle persone migranti, ma attenzione anche ad altri aspetti relativi al rapporto tra Messina e le migrazioni, da questioni legate al sistema di seconda accoglienza al tema cruciale della salute mentale.

Non da ultimo, grande attenzione verrà data, nelle attività di Mediterranea a Messina, alle politiche migratorie italiane ed europee, con campagne di sensibilizzazione e denuncia, ad esempio rispetto alla situazione dei “presunti scafisti”, ovvero delle persone migranti ingiustamente accusate di essere trafficanti – il film Io capitano insegna – i cui processi, in passato sono stati spesso celebrati anche a Messina. O, ancora, in merito agli sviluppi delle politiche di esternalizzazione e al Protocollo Italia-Albania – ricordando, a tal proposito, come la Libra, la nave hub utilizzata dalla Marina Militare per gli screening sanitari, sia di stanza proprio nel porto della nostra città.

In conclusione è stato sottolineato che la partecipazione alle attività dell’Equipaggio di Terra messinese di Mediterranea è aperta a chiunque desideri farne parte, e chi volesse può usare i contatti social o email (mediterranea.messina@gmail.com) dell’associazione a tal scopo.

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