I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nell’ambito del contrasto al caporalato e all’impiego di lavoratori “in nero” nei terreni agricoli della Provincia di Reggio Calabria, hanno avviato una capillare attività di ricerca informativa finalizzata ad individuare i campi di coltivazione in cui vengono impiegati braccianti agricoli in violazione della normativa contributiva, previdenziale ed assistenziale.
In particolare, nei giorni scorsi, i finanzieri della Compagnia Melito di Porto Salvo hanno eseguito controlli nelle campagne di Condofuri e, in particolare, nei confronti di 5 aziende agricole.
Nell’ambito delle citate attività ispettive, sono stati individuati complessivamente 17 lavoratori intenti alla raccolta del bergamotto,di cui 10(3 indiani e 7 italiani) sono risultati, in esito agli accertamenti, completamente irregolari.
Per quanto sopra, sono state trasmesse all’Ispettorato Nazionale del Lavoro le segnalazioni per la sospensione delle attività nonché i verbali di contestazione per l’irrogazione della cosiddetta “maxi-sanzione”.
In un caso la “maxi-sanzione” è aggravata per l’assunzione irregolare di manodopera percettrice di “Reddito di Cittadinanza”: in un terreno, infatti, i finanzieri hanno constatato la presenza di un percettore del citato beneficio, che sarà segnalato all’I.N.P.S. per la revoca della prestazione sociale agevolata.