I carabinieri della stazione di Merì stanno adesso inventariando tutto il materiale per cercare di rintracciare i legittimi proprietari.
Si erano trasferiti da poco nel comune di Merì eppure, nella loro casa, erano già riusciti a mettere su un vero e proprio “outlet” di merce rubata, da telefoni cellulari smartphon a lettori multimediali, da lettori DVD e Bluray, a navigatori satellitari, ma anche autoradio, macchine fotografiche con obiettivi ed accessori, fotocamere “Go Pro”, oltre a strumenti per lavori di edilizia, articoli di bigiotteria, pistole giocattolo, talvolta tutto ancora imballato nelle confezioni originali.
Sono stati denunciati per ricettazione un padre di 50 anni, una madre di 40 anni ed i figli di 22 e 19 anni, tutti messinesi ed alcuni con alle spalle precedenti. Già nell’estate scorsa, infatti, i carabinieri di Patti avevano fatto scattare la denuncia per i coniugi ed il maggiore dei ragazzi per diversi furti seriali sulle macchine posteggiate non lontano dal Santuario di Tindari.
E’ proprio per questo che anche nel comune mamertino tutta la famiglia era tenuta sotto controllo, soprattutto dopo gli strani movimenti di andirivieni che continuavano ad esserci nella loro casa. Il blitz è scattato stamattina. A “fiutare” quel soppalco dove giaceva tutta la merce è stato il cane “Ivan” del Nucleo Cinofili Carabinieri di Nicolosi. I militari dell’Arma hanno così scoperto che, sotto le travi di legno del pavimento, c’erano nascoste diverse buste separate e suddivise per categoria di merce. In casa sono stati anche ritrovati foglietti su cui la famiglia appuntava la lista delle cose, i prezzi ed il materiale venduto. Insieme alla merce, sono state scoperte anche dei pezzi di targhe di auto con strisce di veltro, probabilmente utilizzate per alterare le stesse, oltre a della droga.
I carabinieri della stazione di Merì stanno adesso inventariando tutto il materiale per cercare di rintracciare i legittimi proprietari. (Ve. Cro.)