L'esordio del mercato di villaggio Aldisio a Mortelle e il paventato spostamento del mercato di viale Giostra su strada solleva le voci contrarie del consiglio
Continua a tenere banco il caso mercati. Dopo l’esordio del mercatino a Mortelle e la decisione di riportare il mercato di Giostra sull’arteria principale del viale, si moltiplicano le prese di posizione degli esponenti politici cittadini. Dentro e fuori il consiglio comunale sono tante le voci che dicono no alle scelte che l’amministrazione De Luca sta mettendo in campo su questo fronte.
L’area Pd dei deputati Navarra e De Domenico
«L’esperimento – perché tale speriamo che sia – di Mortelle ha dimostrato, nella prima giornata, che si tratta di una scelta quantomeno improvvida. “Mascherare” da fiera dell’artigianato quella che è la riedizione di un mercato rionale è una bufala che il sindaco può proporre solo ai più sprovveduti. La sovrapposizione tra bancarelle, ingressi dei lidi e abitazioni, proprio il venerdì sera poi, è la metafora di come non esista un piano di sviluppo per questa città fondato su una programmazione coerente e di ampio respiro. Piuttosto assistiamo a decisioni estemporanee frutto di valutazioni improvvisate e superficiali del tutto inadeguate per la tredicesima città d’Italia per numero di abitanti».
Lo dice l’associazione LiberaMe, con in testa i deputati nazionale e regionale Pietro Navarra e Franco De Domenico, e i consiglieri comunali Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi, Massimo Rizzo e Alessandro Russo.
«Ancora più allarmante, la scelta di riportare lungo il Viale il Mercato di Giostra. Un clamoroso passo indietro, che fa rivivere ai messinesi problematiche che sembravano ormai ampiamente superate.
La visione della città
Per LiberaMe, la politica sui mercati conferma come il sindaco Cateno De Luca e la sua Giunta non abbiano una visione d’insieme della città e, soprattutto, del suo futuro. I messinesi meritano molto di più di burocrati che, da un lato, minacciano pugno duro per mantenere ordine e regole e, dall’altro, alla prima occasione, sono pronti a piegarsi agli interessi dei singoli.
Il Movimento 5Stelle
I consiglieri comunali pentastellati non le mandano a dire e parlano di “totale approssimazione, inadeguatezza della Giunta e di una visione di città ferma ai tardi anni ’80. In linea con la riapertura al traffico di Piazza Cairoli e con un cartellone estivo che sfigurerebbe persino a Fiumedinisi”.
Per i consiglieri M5S, i mercati sono una microeconomia che dà da mangiare a migliaia di famiglie e che va salvaguardata in ogni modo possibile. Per farlo però sono necessarie però competenze e capacità del tutto agli antipodi rispetto a quelle della Giunta.
L’effetto opposto
«Comprendiamo le ragioni degli ambulanti, che lamentano soprattutto la mancanza di parcheggi e numerose carenze nel servizio di pulizia. Tuttavia – spiegano – non possiamo accettare la totale assenza di programmazione da parte dell’Amministrazione, che in mancanza di una strategia chiara e degna di questo nome approva passivamente qualsiasi richiesta venga avanzata senza alcuna valutazione preliminare, ottenendo l’effetto contrario e rischiando di penalizzare gli stessi commercianti.
Emblematico – proseguono – è il caso del mercatino di Mortelle, imposto dall’oggi al domani in una zona ad alta vocazione turistica, con una ridicola strumentalizzazione delle “antiche tradizioni messinesi”. Ancora più significativo è l’esempio del mercato di Giostra, il cui possibile “ritorno in strada”, per di più nelle corsie centrali, rappresenterebbe una sconfitta per la città intera dopo anni e anni di battaglie.
il mercato di Giostra in strada è veramente una pazzia. cosa cambia per gli ambulanti? ici sarebbe solomaggiortraffico in citta’