I primi 60 giorni serviranno a mettere in sicurezza il terreno franato oltre 13 mesi fa. I lavori proseguiranno fino a giugno ma, intanto, l’Amam potrà intervenire per posare la nuova condotta definitiva. Attese novità a breve anche sul fronte Forza d’Agrò
Un anno, un mese e 15 giorni. E’ il tempo trascorso da quando è franata la collina di Calatabiano fino a ieri, giorno in cui sono finalmente partiti i lavori di messa in sicurezza. Un tempo lunghissimo, in cui l’Amam ha più volte tuonato per paura di altri danni che avrebbero nuovamente messo a rischio l’erogazione idrica verso Messina. Come l’incendio dello scorso mese di luglio, quando fu necessaria la sostituzione in tempi rapidissimi dei tubi provvisori che, adesso, resteranno in funzione per altri due mesi. In questo periodo, infatti, fino ai primi di febbraio, la ditta aggiudicataria, la C & P di Barcellona, realizzerà i primi interventi di messa in sicurezza necessari per la posa della nuova tubazione definitiva, circa 250 metri già in possesso di Amam, con una spesa a carico dell’azienda cittadina compresa tra 200 e 250mila euro. I lavori complessivi avranno un importo di circa 1 milione e 700mila euro a carico della Protezione Civile regionale e proseguiranno, poi, fino al 5 giugno, termine per l’ultimazione, ma non avranno più alcun riflesso sull’acqua di Messina.
L’altro fronte caldo è a Forza d’Agrò ma anche questo potrebbe vedere la soluzione a brevissimo. Entro la metà del mese la Regione ha promesso l’avvio dell’istruttoria della gara per la messa in sicurezza, con un finanziamento di circa 900mila euro. Anche in questo caso, non appena il terreno circostante sarà sicuro, l’Amam potrà finalmente intervenire, con una spesa di 480mila euro, per porre fine all’incubo emergenza idrica.