L’allarme arriva dal presidente della I circoscrizione, Vincenzo Messina, che si rivolge al sindaco Renato Accorinti. Difficoltà nell’acquisire le aree interessate ai cantieri
700mila euro per la messa in sicurezza dell’abitato di Mili San Marco e 500mila euro per la messa in sicurezza del costone roccioso a Santo Stefano Briga. Appalti aggiudicati alle imprese vincitrici rispettivamente il 16 luglio ed il 21 luglio del 2014 ma, a distanza di nove mesi, nulla si muove.
L’allarme arriva dal presidente della I circoscrizione, Vincenzo Messina, che si rivolge al sindaco Renato Accorinti: “E' paradossale – scrive – che in una citta in cui l’attività imprenditoriale privata è ridotta al lumicino, con percentuali di disoccupazione tra le più alte della penisola, i lavori pubblici finanziati ed appaltati non riescono ad essere cantierabili”.
I motivi del ritardo? “Sembrerebbe – afferma Messina – che gli Uffici del Comune abbiano riscontrato delle difficolta nell'acquisire le aree interessate ai cantieri, in quanto i funzionari delegati avrebbero un carico di lavoro notevole; intanto 1 milione e 200mila euro, l’ importo complessivo dei lavori, giace in tesoreria, non riuscendo a portare alcun beneficio né in termini di sicurezza (con la speranza che non succeda quanto già avvenuto in altri luoghi della Circoscrizione) né in benefici economici a quella pur minima parte di indotto che potrebbe beneficiare dell'apertura dei cantieri”.
Il presidente del I quartiere chiede dunque al sindaco Accorinti di “attivare tutte le verifiche delle procedure amministrative, che pare siano impantanate”.