L'esponente dell'Udc chiede la ripresa immediata dei lavori sulla strada e chiarimenti su un progetto per il consolidamento del costone e del quale non si sa più nulla.
Il consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo chiede lumi in merito alla situazione della strada comunale che collega il villaggio di Acqualadrone con la strada statale 113/dir. Nei giorni scorsi l’esponente dell’Udc ha fatto un sopralluogo per verificare la situazione dal momento che la strada è chiusa al transito veicolare dalla fine di maggio per consentire alla ditta aggiudicataria della gara di appalto ad effettuare i lavori come da progetto e mettere in sicurezza il muro franato il marzo 2011.
“ I lavori- scrive Biancuzzo- sono stati interrotti per motivi logistici e per far asciugare il calcestruzzo per avere una aderenza migliore ai lavori. La strada però è piena di rovi, sterpaglie, alberi di acacia con spine pericolose che crescono spontaneamente invadono la sede stradale, alberi di ficodindia crescono vicino alla strada con arbusti molto pesanti. Pietrame ed anche pietre di grosse dimensioni si sono staccate dalla parete rocciosa invadendo la carreggiata, ma per fortuna la strada è chiusa”.
Il consigliere di quartiere sottolinea come le acque piovane provenienti dalla strada statale 113/dir e dalle contrade limitrofe si riversano sulla strada comunale per Acqualadrone, creando pericoli di pubblica incolumità, anche perchè un solco di scolo che dovrebbe portare le acque nel torrente Corsari è completamente ostruito e le acque si riversano sulla strada.
“Chiedo quindi la riapertura della strada e la ripresa immediata dei lavori. E’ urgente l’eliminazione di tutti gli arbusti e pietrame, con una serie di interventi fatti a regola d’arte, pulizia della canaletta raccogli acque piovane otturata e convogliamento di tutte le acque provenienti dalla strada statale 113/dir., sotto il controllo continuo di ingegneri specializzati. Mi chiedo che fine ha fatto il progetto per l’esecuzione di tutti i lavori necessari al consolidamento del costone, così da eliminare ogni pericolo per la pubblica incolumità per un importo di € 408.00 Vedi lettera prot. 1802 del 22 settembre 2004 a firma dell’allora dirigente dipartimentale Beninati Maria e del direttore di sezione ing. Salvatore Bartolotta?”.
Biancuzzo conclude ricordando come nei giorni scorsi si è rischiato un incidente a causa di un masso che si è staccato dal costone ed ha quasi colpito una ragazza che a bordo di un motorino stava percorrendo la strada comunale di collegamento.