La rinegoziazione mutui secondo Signorino. Che incassa il successo e prepara la strada per i bilanci

La rinegoziazione mutui secondo Signorino. Che incassa il successo e prepara la strada per i bilanci

DLT

La rinegoziazione mutui secondo Signorino. Che incassa il successo e prepara la strada per i bilanci

Tag:

DLT |
sabato 13 Giugno 2015 - 18:35

In una lunga nota, l’assessore alle politiche finanziarie nonché vicesindaco esterna la propria soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera sulla rinegoziazione dei muti ed invita i consiglieri a proseguire sulla strada della collaborazione, per l’interesse della città

«Credo che abbiamo fatto tutti (politica, amministrazione, burocrazia) un buon lavoro nell’interesse della città. Con questa opportunità Messina potrà ottenere risparmi sui bilanci annuali da oggi fino al 2035 per poco più di 20 milioni di Euro, destinandoli a operazioni di investimento o al supporto ai servizi per i cittadini». Con queste parole l’assessore alle politiche finanziarie nonché vicesindaco , Guido Signorino, esterna la sua soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera sulla rinegoziazione dei muti.

Una soddisfazione che lo induce persino a raccontare, con dovizia di particolari, le tappe della delibera dopo il sì dell’Aula: «alle 15,00 di venerdì 12 giugno, Filippo Marabello della Ragioneria ha consegnato alla sede centrale di Cassa Depositi e Prestiti l’originale dei documenti per l’adesione alla rinegoziazione dei mutui. Dopo il tour de force che ha condotto all’approvazione della delibera di Consiglio nella tarda serata di venerdì 11 (troppo tardi per completare le necessarie ulteriori operazioni amministrative), gli uffici hanno lavorato “al minuto secondo”, coordinandosi col tesoriere, per redigere le 27 deleghe di pagamento, notificarle alla banca, riceverle vistate e stilare la determina dirigenziale. Il tutto in tempo- scrive ancora Signorino – per prendere il volo per Roma delle 12,10 da Reggio Calabria. Ringrazio in particolare i dipendenti dell’ufficio mutui e i collaboratori della Ragioneria per l’impegno profuso per consentire il rispetto dei termini di scadenza».

GLI EFFETTI DELLA DELIBERA SULLA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTTI

L’assessore Signorino spiega – come già aveva fatto in aula – quali saranno i vantaggi della rimodulazione dei mutui: « L’allungamento delle scadenze che spalma ratei di importi inferiori a quelli attuali anche nel periodo 2035-2044 provoca maggiori oneri per 37 milioni, ma il valore attuale dei “risparmi” supera il valore attuale dei “maggiori oneri” per oltre 2 milioni di euro. Inoltre, un utilizzo corretto delle economie annualmente ottenute potrà consentire al Comune di programmare investimenti per lo sviluppo della città.

Per il 2015 il Comune potrà risparmiare oltre 1,7 milioni di Euro, che si tradurranno a seguito del loro utilizzo in riduzioni della pressione tributaria (attuale e in prospettiva) e ulteriori economie strutturali (riduzione dei fitti passivi pagati per le scuole). La delibera proposta dall’amministrazione e approvata dal Consiglio destina infatti 130.000,00 Euro alla ristrutturazione della scuola Giovanni XXIII, con l’obiettivo di trasferire in quei locali le attività attualmente svolte nei locali “ex SITAT” (Z.I.R.), risparmiando a partire dal prossimo anno oltre 325.000 Euro di fitti passivi (potenziando così il raggiungimento di una delle misure previste nel piano di riequilibrio).

Un secondo importante investimento sostenuto con le economie della rinegoziazione è il cofinanziamento del progetto della raccolta differenziata “porta a porta” per 60.000 messinesi. Questo progetto consente di ottenere il cofinanziamento regionale sui fondi europei per circa 3,5 milioni senza gravare sulla TARI che, rispetto allo scorso anno, potrà ridursi di circa 2 milioni (un risparmio per i messinesi); inoltre, considerando anche interventi già avviati in cinque villaggi e il finanziamento del COMIECO, a fine anno, oltre il 30% della popolazione sarà raggiunto dal servizio porta a porta, con un notevole risparmio a partire dal 2016 sul costo del servizio e (per conseguenza) una ulteriore, più significativa, riduzione della TARI. La destinazione della rimanente cifra (oltre 660.000 Euro) verrà determinata dall’amministrazione e dal Consiglio nella predisposizione del bilancio di previsione».

IL VOTO IN AULA

Il vice di Accorinti è convinto che il Consiglio Comunale (il provvedimento è passato col voto favorevole di 14 consiglieri) abbia votato guardando all’interesse della città «indipendentemente da uno schema “maggioranza-opposizione”, che non può adattarsi all’attuale realtà messinese».

MESSAGGI IN VISTA DEI BILANCI

Il Vice-sindaco Signorino sa bene che giovedì sera è andata in scena solo la prova generale di ciò che potrà avvenire in occasione dell’approvazione dei bilanci e per questo prepara la strada che porterà all’approvazione dei documenti contabili, con messaggi “al miele”: «Il Comune – scrive – ottiene buoni e giusti risultati quando, superando conflittualità o strategie, individua obiettivi concreti di interesse della città e dei cittadini e si concentra sul loro raggiungimento. In questo senso la faticosa ma costruttiva dinamica determinatasi in occasione di questa delibera è di buon auspicio, in vista dei complessi ma importantissimi provvedimenti che le prossime settimane e i prossimi mesi ci riservano: dai bilanci all’avvio del riordino delle partecipate».

Per concludere, l’appello finale: «È così che dobbiamo continuare a operare, amministrazione e consiglio – ciascuno nella distinzione del proprio ruolo -, col timone puntato sull’obiettivo degli interessi di Messina, per costruire insieme, col contributo di tutti il bene comune, il rilancio della nostra città».

DLT

6 commenti

  1. La delibera di Giunta sull’incremento di anticipazione di tesoreria,la 336 del 19 maggio,ci da la possibilità di elaborare alcune cifre e di commentarle. Intanto è una ammissione della cronaca carenza di liquidità per far fronte alle necessità di cassa,la Corte ne terrà conto. Siamo passati dai 3/12 ai 4/12 delle entrate correnti accertate nel 2013 di carattere permanente e costante,pari a €244.348.590,quindi possiamo chiedere a UniCredit una anticipazione massima di €81.449.530, è una cifra consistente produce interessi passivi al tasso del 2,75+BCE. Le entrate correnti accertate sono sulla carta, i reali flussi di cassa del 2013 dicono ben altro, il totale è stato di €201.653.640, una differenza di oltre 42 milioni con la cifra accertata.

    0
    0
  2. La delibera di Giunta sull’incremento di anticipazione di tesoreria,la 336 del 19 maggio,ci da la possibilità di elaborare alcune cifre e di commentarle. Intanto è una ammissione della cronaca carenza di liquidità per far fronte alle necessità di cassa,la Corte ne terrà conto. Siamo passati dai 3/12 ai 4/12 delle entrate correnti accertate nel 2013 di carattere permanente e costante,pari a €244.348.590,quindi possiamo chiedere a UniCredit una anticipazione massima di €81.449.530, è una cifra consistente produce interessi passivi al tasso del 2,75+BCE. Le entrate correnti accertate sono sulla carta, i reali flussi di cassa del 2013 dicono ben altro, il totale è stato di €201.653.640, una differenza di oltre 42 milioni con la cifra accertata.

    0
    0
  3. La stragrande maggioranza di Comuni e Regioni sono di fatto falliti, la Corte dei Conti li risparmia per evitare disordini sociali, i dipendenti comunali e delle partecipate metterebbero a ferro e fuoco i Municipi. Per evitare guai peggiori bisognerebbe per qualche anno utilizzare il sistema contabile di sola cassa, tanti acchetti tanti buttuna. Le entrate tributarie, non tenendo conto del trasferimento statale relativo al fondo di riequilibrio, sono state nel 2014 €117.993.007 (acchetti), €487,57 a messinese, mentre nel 2013 €83.108.874 (acchetti) €343,42 pro capite, nel 2014 bisogna dare atto all’amministrazione di aver incassato più €34.884.133, come semu priati. Cara DANILA abbiamo comprato più buttuna di quanto potevamo permetterci.

    0
    0
  4. La stragrande maggioranza di Comuni e Regioni sono di fatto falliti, la Corte dei Conti li risparmia per evitare disordini sociali, i dipendenti comunali e delle partecipate metterebbero a ferro e fuoco i Municipi. Per evitare guai peggiori bisognerebbe per qualche anno utilizzare il sistema contabile di sola cassa, tanti acchetti tanti buttuna. Le entrate tributarie, non tenendo conto del trasferimento statale relativo al fondo di riequilibrio, sono state nel 2014 €117.993.007 (acchetti), €487,57 a messinese, mentre nel 2013 €83.108.874 (acchetti) €343,42 pro capite, nel 2014 bisogna dare atto all’amministrazione di aver incassato più €34.884.133, come semu priati. Cara DANILA abbiamo comprato più buttuna di quanto potevamo permetterci.

    0
    0
  5. Cara DANILA c’è un Comune messo molto peggio di Messina, tra quelli metropolitani è quello con i conti più malandati, purtroppo per gli italiani è molto protetto dalla politica, prima da Berlusconi, uno dei suoi medici personali era sindaco di quella città, oggi da RENZI, parlo del “campione” del PARTITO DEMOCRATICO Enzo BIANCO. Do due cifre per comprendere la drammatica situazione della città etnea, gli interessi passivi pagati nel 2014 per anticipazioni di tesoreria sono stati pari a €3.107.715, a Messina €580.666; nel 2013 a Catania €4.221.724 mentre a Messina €876.624, siamo angioletti nel confronto. Basterebbe propagandare queste cifre per vincere le prossime elezioni contro il grande bluff Enzo Bianco.Avvertite il MOVIMENTO 5 STELLE.

    0
    0
  6. Cara DANILA c’è un Comune messo molto peggio di Messina, tra quelli metropolitani è quello con i conti più malandati, purtroppo per gli italiani è molto protetto dalla politica, prima da Berlusconi, uno dei suoi medici personali era sindaco di quella città, oggi da RENZI, parlo del “campione” del PARTITO DEMOCRATICO Enzo BIANCO. Do due cifre per comprendere la drammatica situazione della città etnea, gli interessi passivi pagati nel 2014 per anticipazioni di tesoreria sono stati pari a €3.107.715, a Messina €580.666; nel 2013 a Catania €4.221.724 mentre a Messina €876.624, siamo angioletti nel confronto. Basterebbe propagandare queste cifre per vincere le prossime elezioni contro il grande bluff Enzo Bianco.Avvertite il MOVIMENTO 5 STELLE.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007