Centinaia di bambini di alcune scuole della città, oltre ad autorità e familiari dei militari hanno assistito alla cerimonia. Il Generale Galletta: "Integra la nostra identità"
MESSINA – In una Piazza Duomo gremita di ospiti e curiosi, con tanti turisti a scattare foto da dietro le transenne, si è svolta la cerimonia per il 208esimo annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La sfilata militare ha unito autorità militari, politiche e civili, portando in piazza anche i familiari di carabinieri vittime del dovere e vari rappresentanti di Enti Civili, Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia, oltre ai soci delle Sezioni di Sicilia e Calabria dell’Associazione Nazionale Carabinieri. E con loro anche tanti bambini delle scuole messinesi, che nonostante il gran caldo e il sole a picco sulle loro teste hanno sventolato le bandiere tricolore, applaudendo al passaggio delle forze dell’ordine. Circa 300, provenienti dalle scuole Pascoli-Crispi, Cannizzaro-Galatti, Manzoni-Dina e Clarenza, Mazzini, Boer-Verona Trento, Basile, Bisazza e Antonello.
Il messaggio di Mattarella tra pace e sicurezza
La storia dei Carabinieri è ormai da qualche anno entrata nel proprio terzo secolo di vita. L’impegno dell’Arma è stato sottolineato anche da Sergio Mattarella. Il discorso del Presidente della Repubblica ha parlato di “un impegno che si proietta sulla scena internazionale in tante meritorie attività di cooperazione che vanno dalle operazioni di mantenimento della pace e della sicurezza nelle aree di crisi, all’addestramento delle forze di polizia locali, concretizzando l’affermazione dei valori iscritti nella Costituzione”.
Galletta: “Affrontare nuove esigenze mantenendo propria identità”
E l’impegno delle forze dell’ordine è stato sottolineato dal Generale Riccardo Galletta, Comandante interregionale, che ha voluto prima ricordare come i Carabinieri siano stati testimoni e protagonisti della storia italiana, dalle guerre d’indipendenza a oggi, passando per due conflitti mondiali e le varie crisi nazionali e internazionali del ‘900. “Questo grazie a una struttura militare in grado di affrontare efficacemente le nuove esigenze mantenendo integra la propria identità – ha dichiarato, sottolineando l’equilibrio che contraddistingue l’Arma – Motivazione e coscienza non sono meno importanti di perizia e conoscenza”. Inevitabili i riferimenti alla pandemia e alla crisi ucraina, i due eventi che negli ultimi due anni hanno maggiormente condizionato la vita dei cittadini.
I due pilastri: prossimità e lotta alla criminalità
Il discorso si è fondato su due pilastri. Uno riguarda la prossimità col cittadino. I Carabinieri, per Galletta, sono sempre al servizio della città, tra la gente, dimostrando la vicinanza con l’attività di prevenzione quotidiana. Il secondo pilastro è invece relativo al contrasto alla criminalità in ogni forma, tra reati “classici” e moderni, sul web e sui social. E le sfide per il futuro passano proprio dal sapersi adattare alla modernità, preservando anche ambiente, salute, patrimonio culturale e lavoro, tutti beni della collettività che non vanno persi ma tutelati e curati.
Le onorificenze
E infine le onorificenze. Medaglia di bronzo al valore per il Brigadiere Michele Lo Verde. Poi l’encomio solenne collettivo per il comando provinciale di Reggio Calabrio, ritirato dal tenente colonnello Massimiliano Galasso. Encomi solenni di comando interregionale per Ivan Boracchia, Marco Pedullà, Gioacchino Anastasi, Geremia D’Anna, Nunzio Fazio, Dino Mancini, Francesco Antonio Nania, Saverio Trio, Giuseppe Bucolo, Franco Pulitano, Andrea Delia, Gianluca Messina, Domenico Gabriele Sorrenti, Salvatore Tortora, Antonino Calapà, Patrizio Filoni, Vito Cito, Sergio Salvo, Mario Corrado, Lorenzo Russo, Gerardo Esposito, Roberto Polizzi, Gaspare d’Amico, Toni Bocchino, Orazio Sciacca, Rosario Tuvè, Marco Lo Cricchio, Corrado Antonio Rizzotti, Antonio Di Mauro, Pietro Simone Apa, Angelo Furnari, Carmelo Lavenia, Alessandro Calabretta, Maurizio Altamura, Raffaele D’Agostino, Antonio Russo, Giuseppe Anobile, Alessio Chiofalo, Antonino Guadioso, Emanuele Gentile, Francesco Aggiusti, Nicola Reina, Pietro Ciolino, Demetrio Geria, Sebastiano Leonardi, Riccardo Sapone, Filippo Tomasello. E infine l’encomio semplice del comandante della Legione Sicilia ad Antonio La Rocca, Gateano D’Antoni, Maria Rosaria Lupoli ed Elide Palisano.