Messina. 208esimo anniversario dei Carabinieri, la cerimonia in Piazza Duomo

Messina. 208esimo anniversario dei Carabinieri, la cerimonia in Piazza Duomo

Giuseppe Fontana

Messina. 208esimo anniversario dei Carabinieri, la cerimonia in Piazza Duomo

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lunedì 06 Giugno 2022 - 13:03

Centinaia di bambini di alcune scuole della città, oltre ad autorità e familiari dei militari hanno assistito alla cerimonia. Il Generale Galletta: "Integra la nostra identità"

MESSINA – In una Piazza Duomo gremita di ospiti e curiosi, con tanti turisti a scattare foto da dietro le transenne, si è svolta la cerimonia per il 208esimo annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La sfilata militare ha unito autorità militari, politiche e civili, portando in piazza anche i familiari di carabinieri vittime del dovere e vari rappresentanti di Enti Civili, Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia, oltre ai soci delle Sezioni di Sicilia e Calabria dell’Associazione Nazionale Carabinieri. E con loro anche tanti bambini delle scuole messinesi, che nonostante il gran caldo e il sole a picco sulle loro teste hanno sventolato le bandiere tricolore, applaudendo al passaggio delle forze dell’ordine. Circa 300, provenienti dalle scuole Pascoli-Crispi, Cannizzaro-Galatti, Manzoni-Dina e Clarenza, Mazzini, Boer-Verona Trento, Basile, Bisazza e Antonello.

Il primo, quello della prossimità con il cittadino, che è vigilanza attiva e non interrotta, che assicura il controllo del territorio cioè l’attività di prevenzione. Dal 1° pilastro deriva il concetto di vicinanza alla gente, sempre e ovunque, di prossimità in ogni situazione, tant'è che anche nella pandemia l'Arma non ha chiuso neanche una Stazione carabinieri pur soffrendo - anche nell'ambito del proprio personale - migliaia di contagiati, malati più o meno gravemente, e caduti. Questo 1° pilastro rappresenta la cifra distintiva dal 1814 ad oggi della nostra Istituzione e risale sin al Regolamento Generale dell’Arma datato 1822. Il 2° pilastro è rappresentato dall'attività di polizia giudiziaria, ovvero l’attività di contrasto costante alla criminalità in tutte le sue forme, dalla criminalità più moderna, di natura economico-finanziaria, sviluppatasi su piattaforme cibernetiche e virtuali del web e dark web, alla criminalità diffusa, che è quella che più direttamente il cittadino percepisce e di cui ha paura, fino a quella endemica - specie in territori come quelli di Sicilia e Calabria - della criminalità organizzata, che richiede quotidiana attenzione e che va combattuta seguendo 3 direttrici strategiche: la cattura dei latitanti, il perseguimento del reato associativo e l’aggressione al patrimonio illecito. Particolare attenzione dovrà essere posta alle nuove sfide del futuro, rappresentate dalle minacce ai “beni” della collettività, cosi cari al cittadino, quali l'ambiente, la salute, il patrimonio culturale e il lavoro, che è un bene assolutamente prezioso, un “valore” espressamente richiamato e tutelato dall’articolo 1 della Costituzione. A seguire, il Comandante Interregionale, in rappresentanza dei militari di tutti i reparti dell’Arma che operano in Sicilia ed in Calabria, ha premiato: con la concessione di una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Arma dei Carabinieri un militare del Comando Provinciale di Palermo, con un encomio solenne collettivo del Comandante Generale il Comando Provinciale di Reggio Calabria, con un Encomio Solenne di Comando Interregionale alcuni carabinieri distintisi in attività di servizio dei Comandi Provinciali di Messina, Trapani, Catania e Reggio Calabria e con un Encomio Semplice di Comando di Corpo i militari di una Stazione Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo
Lo stendardo di Messina durante la cerimonia

Il messaggio di Mattarella tra pace e sicurezza

La storia dei Carabinieri è ormai da qualche anno entrata nel proprio terzo secolo di vita. L’impegno dell’Arma è stato sottolineato anche da Sergio Mattarella. Il discorso del Presidente della Repubblica ha parlato di “un impegno che si proietta sulla scena internazionale in tante meritorie attività di cooperazione che vanno dalle operazioni di mantenimento della pace e della sicurezza nelle aree di crisi, all’addestramento delle forze di polizia locali, concretizzando l’affermazione dei valori iscritti nella Costituzione”.

Galletta: “Affrontare nuove esigenze mantenendo propria identità”

E l’impegno delle forze dell’ordine è stato sottolineato dal Generale Riccardo Galletta, Comandante interregionale, che ha voluto prima ricordare come i Carabinieri siano stati testimoni e protagonisti della storia italiana, dalle guerre d’indipendenza a oggi, passando per due conflitti mondiali e le varie crisi nazionali e internazionali del ‘900. “Questo grazie a una struttura militare in grado di affrontare efficacemente le nuove esigenze mantenendo integra la propria identità – ha dichiarato, sottolineando l’equilibrio che contraddistingue l’Arma – Motivazione e coscienza non sono meno importanti di perizia e conoscenza”. Inevitabili i riferimenti alla pandemia e alla crisi ucraina, i due eventi che negli ultimi due anni hanno maggiormente condizionato la vita dei cittadini.

I due pilastri: prossimità e lotta alla criminalità

Il discorso si è fondato su due pilastri. Uno riguarda la prossimità col cittadino. I Carabinieri, per Galletta, sono sempre al servizio della città, tra la gente, dimostrando la vicinanza con l’attività di prevenzione quotidiana. Il secondo pilastro è invece relativo al contrasto alla criminalità in ogni forma, tra reati “classici” e moderni, sul web e sui social. E le sfide per il futuro passano proprio dal sapersi adattare alla modernità, preservando anche ambiente, salute, patrimonio culturale e lavoro, tutti beni della collettività che non vanno persi ma tutelati e curati.

Le onorificenze

E infine le onorificenze. Medaglia di bronzo al valore per il Brigadiere Michele Lo Verde. Poi l’encomio solenne collettivo per il comando provinciale di Reggio Calabrio, ritirato dal tenente colonnello Massimiliano Galasso. Encomi solenni di comando interregionale per Ivan Boracchia, Marco Pedullà, Gioacchino Anastasi, Geremia D’Anna, Nunzio Fazio, Dino Mancini, Francesco Antonio Nania, Saverio Trio, Giuseppe Bucolo, Franco Pulitano, Andrea Delia, Gianluca Messina, Domenico Gabriele Sorrenti, Salvatore Tortora, Antonino Calapà, Patrizio Filoni, Vito Cito, Sergio Salvo, Mario Corrado, Lorenzo Russo, Gerardo Esposito, Roberto Polizzi, Gaspare d’Amico, Toni Bocchino, Orazio Sciacca, Rosario Tuvè, Marco Lo Cricchio, Corrado Antonio Rizzotti, Antonio Di Mauro, Pietro Simone Apa, Angelo Furnari, Carmelo Lavenia, Alessandro Calabretta, Maurizio Altamura, Raffaele D’Agostino, Antonio Russo, Giuseppe Anobile, Alessio Chiofalo, Antonino Guadioso, Emanuele Gentile, Francesco Aggiusti, Nicola Reina, Pietro Ciolino, Demetrio Geria, Sebastiano Leonardi, Riccardo Sapone, Filippo Tomasello. E infine l’encomio semplice del comandante della Legione Sicilia ad Antonio La Rocca, Gateano D’Antoni, Maria Rosaria Lupoli ed Elide Palisano.

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