Messina, 36 milioni per il tram. Ecco cosa si può fare

Messina, 36 milioni per il tram. Ecco cosa si può fare

Marco Ipsale

Messina, 36 milioni per il tram. Ecco cosa si può fare

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venerdì 04 Ottobre 2019 - 07:02

Oltre 11 milioni di opere con fondi Cipe (4,5 per impianti fissi e 6,8 per interventi sui mezzi) in "avanzato stato di progettazione". E poi 25 milioni nel Masterplan

MESSINA – “Il tram in prima battuta ha visto l’Amministrazione avere delle posizioni ‘rigide’, avendo previsto lo smantellamento della linea tramviaria”. Lo ricorda lo stesso assessore alla mobilità, Salvatore Mondello, nella sua relazione di primo anno. E come alternativa si proponeva un fantomatico tram volante, prima che venisse chiarita, per primo da parte del nostro giornale, l’assurdità del progetto.

IL CAMBIO DI ROTTA

Ora, invece, “il tram del futuro sarà centrale nelle strategie di sviluppo urbano della città… … a seguito di analisi costi-benefici, di colloqui intercorsi con i tecnici del Ministero delle Infrastrutture (possibilità di poter partecipare a bandi specifici) e soprattutto a fronte della relazione redatta dall’ing. Mantovani (esperto in trasporti di massa di fama nazionale)”.

11 MILIONI CIPE + 25 MILIONI MASTERPLAN

Tanto che, al finanziamento da 11 milioni 240mila euro reperito dalla giunta Accorinti, la giunta De Luca ha aggiunto un altro finanziamento da ben 25 milioni, nell’ambito del Masterplan.

36 milioni, quindi, a disposizione per rinnovare la linea tranviaria. Come? Il finanziamento Cipe da 11,2 milioni, deliberato il 22 dicembre 2017, prevede interventi su materiale rotabile (il recupero di tram in fermo tecnico), sede viaria, sottoservizi e opere complementari, “già in stato avanzato di progettazione” e anche questi riprogrammati.

COSA SI FARA’ CON GLI 11 MILIONI CIPE

Si faranno opere di ripristino degli armamenti e degli elementi di collegamento dei binari all’infrastruttura e installazione di sistema, opere specialistiche telecontrollo delle sottostazioni e di alcuni componenti vetusti della trasformazione energetica elettrica Sse, ripristino cavi interrati di alimentazione e sistemi di giuntura.

IL DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI

In particolare: 4 milioni 550mila euro per gli impianti fissi (Armamento 1 milione 140mila euro, Sottostazioni 1 milione 200mila euro, Impianti di fermata 650mila euro, Mitigazione barriere su cortina del porto e via Catania 500mila euro, Acquisto veicolo trazione diesel per soccorso 150mila); 6 milioni 790mila euro per la manutenzione e il miglioramento del parco veicolare (Revisione carrelli 3 milioni 300mila euro, Revisione impianto elettroidraulico del freno 1 milione 270mila euro, Revisione impianti pneumatici 580mila euro, Revisione e sostituzione componenti elettrici e elettronici di bordo 425mila euro).

LA STIMA DEGLI ALTRI COSTI

Da decidere, invece, come impiegare i 25 milioni del Masterplan. Si parla di una generica “riqualificazione urbana e commerciale della sede tranviaria ed aree limitrofe” e c’è solo una stima dei costi per attività non finanziabili con fondi Cipe, che ammontano a 6 milioni e mezzo: Ripristino altri tre tram in fermo tecnico 2 milioni; Ripristino cedimento plano altimetrico tratta Municipio – Boccetta 3 milioni; Realizzazione semafori e priorità 1 milione e mezzo.

Infine il “libro dei sogni”: una stima costi di 40 milioni per un nuovo tracciato su via Tommaso Cannizzaro e corso Cavour, 30 milioni per rettifica tracciato e migliorie piano altimetriche, 15 milioni per il prolungamento fino alla fermata interscambio Messina Gazzi. Ma l’Amministrazione ha intenzione di partecipare ad un apposito bando ministeriale, in fase d’uscita, che potrebbe anche riservare piacevoli sorprese.

(Marco Ipsale)

3 commenti

  1. Dopo il solito teatro ci si allinea come sempre al buon senso di chi lo ha preceduto. Comincia a diventare un copione ripetitivo.

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  2. Perché non rendere “presentabili” le baracche spacciate per terminal ai due capolinea.
    Non opere faraoniche… basta copiare da tutto il resto del mondo per fare due manufatti decenti degni di una città del XXI secolo

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  3. Con orgoglio, posso dire di avere contribuito alla scelta del tram nel 1996 ed al suo salvataggio dalla follia del “Tram Volante”.
    Adesso, bisogna andare oltre e pensare a due linee per servire le zone a monte, dalla Panoramica allo svincolo di Camaro e a due linee, una fino a Divieto ed un’altra fino a Mili.
    Si raccolga il coraggio e si decida per il bene di Messina!!!!!!!!!!!

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