Coletta, Costanzo, Ferrante, Luzza e Lauro "censurano" Grasso
Eletto tra le file del Pd e, neanche un mese dopo, passato a Sicilia Vera. Per questo cinque consiglieri della IV Municipalità, Renato Coletta (coalizione civica), Cristina Costanzo (Partito Democratico), Gabriele Ferrante (M5S), Gianmarco Luzza (De Domenico Sindaco) e Nicola Lauro (Forza Italia) “censurano” il presidente Matteo Grasso.
“I cambi di casacca non fanno altro che alimentare il primo partito in Italia, cioè quello degli astenuti, specialmente quelli capitati durante l’esercizio di un mandato; la disaffezione alla politica è dilagante e questa è una delle concause; è necessaria una riflessione seria nelle “segreterie di partito” dato che non stiamo parlando più di rare eccezioni, ma di un malcostume diffuso dal Quartiere al Parlamento Europeo, stiamo lasciando un messaggio devastante alle nuove generazioni” – dice Ferrante.
“Ritengo significativo – aggiunge Costanzo – che il documento sia stato condiviso dalla maggioranza dei colleghi, a prescindere dallo schieramento: l’intento dell’iniziativa andava, infatti, oltre l’appartenenza, perché la pratica di un disinvolto trasformismo esiste da tempo e riguarda tutti i partiti. Nella specie, peraltro, il repentino cambio di casacca ha del tutto stravolto il responso delle urne ed è giusto che ciò faccia riflettere tutti, perché comportamenti di questo tipo non trovano, secondo me, alcuna giustificazione politica e derivano da mera convenienza personale”.
Coletta (coalizione civica)ritiene che “la delicata questione del decentramento funzionale e dei relativi adempimenti previsti dal vigente regolamento, peraltro inapplicato dalla precedente amministrazione, non sembrano interessare il Presidente Grasso, nonostante i ripetuti solleciti da parte di alcuni consiglieri. Ormai è chiaro – aggiunge Coletta – che questa amministrazione operi in continuità con quella precedente e quindi la scelta del Presidente Grasso di aderire a questo gruppo politico, non lascia ben sperare sulla possibilità che alla circoscrizione venga riconosciuto il ruolo e le prerogative che gli spettano”.
Fatelo respirare.
Attualmente sta cercando le chiavi del parco di Viale Italia.
Piuttosto rendetevi utili, avete un segugio da prestargli?
perchè non l’hanno fatto subito dopo il cambio di casacca questo comunicato e
hanno aspettato il momento della campagna elettorale successiva? ai posteri
l’ardua sentenza
Il cambio casacca è avvenuto a campagna elettorale iniziata ed hanno risposto sempre in campagna elettorale.
È una giusta osservazione la loro, poiché dopo un mese dalla nomina non è moralmente accettabile una cosa del genere. Il presidente del quartiere sale per elezione diretta tramite i voti del partito e non con voti personali come i consiglieri.
Se voleva cambiare casacca si doveva dimettere da Presidente, perché gli elettori hanno scelto un quartiere a guida PD.
Una cosa lecita ma moralmente assai discutibile, non un bello spettacolo
Cummari Cuncettina ( nonnina saggia) di Fiumedinisi, a questo elemento avrebbe detto…ORA I PIGGHI CHIU’ ROSSI!
non è successo niente e che sono messinesi