Botta e risposta tra interrogazioni e note diffuse alla stampa sul presunto acquisto di biglietti da parte del Comune, subito smentito dall'amministrazione
MESSINA – A poche ore dall’evento di domenica 5 settembre, presentato nella mattinata di oggi al Comune, si accende la polemica intorno al sold out dello spettacolo “A modo mio”. Dopo l’incontro di questa mattina, infatti, il consigliere comunale Alessandro Russo ha presentato un’interrogazione sul presunto acquisto da parte del Comune di un quantitativo non specificato di biglietti della serata, da distribuire ad alcuni cittadini. All’interno del documento, il consigliere del Pd chiede se questo corrisponde a verità e, se sì, con quali fondi il Comune avrebbe acquistato questi tagliandi e per quali motivi.
La smentita dell’assessore Gallo
La smentita è prontamente arrivata da Palazzo Zanca attraverso una nota firmata dall’assessore Francesco Gallo. “La notizia è totalmente falsa”, scrive Gallo, difendendo l’operato dell’amministrazione e del sindaco De Luca. Lo spettacolo in cui proprio il primo cittadino si esibirà a Villa Dante, diventa così ennesimo campo di battaglia politica, con Gallo a passare al contrattacco: “Non si può interrogare il Sindaco su ogni cosa che passi per la testa ad un consigliere comunale, né si può interrogare il Sindaco su fatti e circostanze apprese dai Social e non verificate. Come già dichiarato durante la conferenza stampa di stamane, abbiamo inteso non dare alcuna forma di sostegno ad una sia pur meritoria iniziativa proprio per evitare polemiche strumentali”.
La giustificazione dell’ assessore Gallo lascia il tempo che trova.
E’ nel pieno diritto dei consiglieri comunali, nello svolgimento dell’attività di controllo che il mandato elettorale conferisce loro, chiedere per conoscere quello che ogni membro dell’amministrazione comunale fa, e se lo fa con soldi personali o soldi pubblici.
In quest’occasione il Gallo avrebbe potuto evitare il commento su cosa i consiglieri comunali fanno o non fanno.
Cerchi lui piuttosto di continuare a svolgere bene il suo compito, che de Luca, spesso offendendo, si sa difendere da solo.
Il povero assessore deve sapere che un consigliere comunale può interrogare la giunta su qualsiasi cosa e quando lo ritiene opportuno: questa si chiama Democrazia qualora Gallo, mini zampognaro, non lo sapesse