Confermata l'accusa di omicidio stradale per la 70enne che ha fatto inversione a U sulla litoranea, tagliando la strada alla motociclista
Sarà celebrato a partire da ottobre del prossimo anno il processo per la conducente di 70 anni accusata dell’omicidio stradale di Milena Visalli, la giovane motociclista che ha perso la vita percorrendo la litoranea nord di Messina, a giugno dello scorso anno.
Lo ha deciso il Giudice per l’Udienza preliminare Tiziana Leanza che ha accolto la richiesta della Procura e rinviato a giudizio la donna, residente a Pace, nei pressi del luogo dell’incidente. Il GUP ha ritenuto che ci fossero gli elementi per l’imputazione della donna, che ora dovrà difendersi davanti i giudici di primo grado, assistita dagli avvocati Vincenzo La Cava e Salvatore Silvestro.
Citata come responsabile civile la compagnia assicurativa Allianz, che garantiva la Fiat 600 che ha tagliato la strada a Milena, che si è costituita all’udienza.
Adesso la famiglia di Milena, assistita dall’avvocata Luciana Intilisano, attende lo sviluppo del processo, fiduciosa che venga fatta giustizia per la giovane, falcidiata dalla manovra azzardata della conducente, che quel tragico giorno ha compiuto una inversione a U in un tratto vietato della Consolare Pompea.
In nome della figlia, Marilena De Stefano ha realizzato una casa museo nell’abitazione della ragazza e lavora al progetto di una fondazione per la promozione della cultura della sicurezza stradale.