L'Archeoclub organizza domenica 12 maggio una visita all'interno della chiesa di Santa Marta, recuperata al suo antico nome
MESSINA – Domenica 12 maggio l’Archeoclub di Messina ha aderito alla Giornata nazionale “Chiese aperte”, XXX edizione. L’appuntamento è alla chiesa di San Paolino in Santa Rita di Messina, in via Santa Marta. “Grazie alla disponibilità della Curia di Messina e del parroco Padre Franco Pati la chiesa rimarrà aperta dalle ore 11.30 alle 13.00 dalle 16.00 alle 18.00”, fa sapere l’Archeoclub con il presidente Dino Fazio.
L’edificio e il suo patrimonio saranno illustrati dai soci Grazia Musolino, storica dell’arte, e Franco Chillemi, cultore di storia dell’architettura messinese, autori delle schede informative disponibili nella pagina facebook “Archeoclub Messina.
Alla scoperta di un’antica chiesa e delle sue opere
Spiega l’Archeoclub: “Alle ore 11.30 sarà proposta, dopo il saluto del presidente e del parroco, un’accurata lettura dell’antica chiesa, fondata nel 1600, e delle sue opere: affreschi e dipinti del XVII e del XVIII secolo collegate al culto di San Paolino. Poiché la chiesa Il 22 maggio 1925 fu ufficialmente dedicata a Santa Rita da Cascia, ed elevata alla dignità di santuario diocesano, sarà ripercorsa la vicenda dell’importante culto e del rito processionale dedicato alla santa”.
E ancora: “Saranno esposti eccezionalmente, mai mostrati al pubblico, un nucleo di preziosi manufatti opera di accreditati argentieri messinesi eseguite tra il XVIII e il XIX secolo tutti legati al culto del santo Ortolano, commissionati senza badare a spese dall’antica confraternita, presentati per l’occasione e difficilmente visibili in quanto per ragioni di tutela e sicurezza conservati altrove. Tra le opere di maggiore impatto visivo, l’antico Stendardo con le insegne circolari istoriate del 1741, Il Volume seicentesco dei Capitoli degli ortolani , Il bel Calice con il marchio dell’argentiere Francesco Bruno ornato dall’accurata decorazione floreale con tulipani e anemoni tipica dei maestri messinesi, l’Incensiere sormontato dalla statuina di San Paolino con sigla consolare di Sebastiano Iuvarra”.
Nella foto Altare Maggiore , dipinto di G. Battista Quagliata, XVII secolo, La Vergine appare a San Paolino.