Messina, allarme 118: "Medici abbandonati, turni massacranti"

Messina, allarme 118: “Medici abbandonati, turni massacranti”

Autore Esterno

Messina, allarme 118: “Medici abbandonati, turni massacranti”

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martedì 27 Agosto 2019 - 09:12

L'allarme dello Snami: "Bloccata la mobilità aziendale. I medici non scelgono il 118, così non va"

Il 118 di Messina rischia di “morire” se non s’ inverte la rotta. L’allarme dello Snami è conseguente agli ultimi provvedimenti presi dall’Asp e che hanno comportato lo stop alla mobilità aziendale con conseguenze sia sull’utenza che sui lavoratori.

Stop alla mobilità

Il blocco della mobilità aziendale peraltro è avvenuto con una delibera del 20 agosto, a ridosso di pochi giorni dalla presa di servizio che era prevista dal 1 settembre.

Lo Snami

E’ inammissibile per lo SNAMI continuare ad assistere ad atti illegittimi perpetuati nei confronti dei medici del 118, e quindi a danno della qualità di tutto il servizio di emergenza territoriale, peraltro senza alcun confronto con i sindacati di categoria- dichiara Antonino Grillo, segretario Snami Messina- Si tratta dell’ennesimo atto di arroganza di una Amministrazione che non ha veramente a cuore il servizio di emergenza. Non ci si può celare dietro le esigenze di ordine assistenziale, reali peraltro, quando nulla si è fatto però per evitare le carenze, iniziate negli anni precedenti e accentuatesi fin dall’insediamento del nuovo DG, che non ha mai voluto accogliere le molteplici richieste di convocazione urgente del Sindacato”.

La patata bollente

Lo Snami si chiede quali siano poi le motivazioni “politiche”, indicate nella delibera e tali da bloccare a tempo indeterminato un diritto al trasferimento previsto dai contratti nazionali e regionali in vigore per la categoria. La patata bollente è stata lanciata all’assessorato regionale alla salute ma la soluzione proposta dal Direttore generale non convince il sindacato che teme, proprio a causa di questo blocco alla mobilità che continueranno sia i trasferimenti sia l’abbandono dei medici del 118 dal servizio verso attività meno usuranti e maggiormente tutelate.

L’Asp ha infatti proposto corsi aziendali di formazione di nuovo personale medico di emergenza, in aggiunta ai corsi che annualmente vengono predisposti dal CEFPAS regionale, oltre a quelli organizzati regolarmente dall’antistante ASP di Reggio Calabria.

Medici abbandonati

Non è questa la strada da percorrere per arruolare e trattenere il personale medico 118 in servizio- prosegue la nota- In graduatoria regionale valida ci sono infatti già 178 persone idonee al servizio, ma scelgono costantemente la guardia medica o la medicina generale. I medici non scelgono più il 118, soprattutto a Messina, perché si sentono abbandonati! Carichi di lavoro raddoppiati nel giro di pochi anni; incombenze extracontrattuali come trasporti secondari e TSO; aggressioni ripetute e denunce speculative; filtro inefficace sul territorio, che comporta da diversi anni nel bacino di Messina un numero di interventi quasi doppio, in proporzione alla popolazione, rispetto a quanto effettuato nelle altre province siciliane; dal 50% al 100% di ore effettuate in più da ogni singolo medico rispetto al contratto, ma non riconosciute come straordinario; mancato rinnovo contrattuale da oltre 10 anni a livello regionale e aziendale, unica categoria della medicina territoriale rimasta fuori”.

“Siamo ostaggio”

Lo Snami si chiede quindi perché mai un medico dovrebbe scegliere il 118 anche alla luce delle carenze in altri settori specialistici? Il sindacato si sta attivando anche per procedere con le vie legali, ritenendosi  ostaggio della Pubblica Amministrazione, e sta valutando l’ipotesi di bloccare ogni attività usurante non prevista, comprese le ore in straordinario e le attività aggiuntive in PS che vadano oltre le 38 ore settimanali contrattualizzate, finchè non si addiverrà ad una risoluzione congrua e degna con la figura professionale del medico di emergenza sanitaria territoriale.

R.Br.

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