La Camera Civile torna sulla crisi della giustizia a Messina, che non riesce ad uscire dalla pandemia: "Qualche risposta è arrivata, ma servono più risorse"
MESSINA – Fatica a ripartire la giustizia a Messina, anche dopo la fine dello stato d’emergenza. La prima denuncia era arrivata qualche settimana fa dalla Camera Civile, che torna sull’argomento segnalando una anomalia tutta messinese: il rinvio delle udienze è ancora la prassi prevalente, si mantiene la trattazione telematica delle cause, sono tanti i casi di difficoltà nell’accesso telematico.
“Non riusciamo a consultare né depositare i fascicoli da giorni, spiega l’avvocata Rosaria Filloramo, che racconta – ho una causa che non viene trattata da almeno 3 anni, e il mio non è certo un caso episodico”.
L’avvocata è presidente della Camera Civile, che ribadisce le istanze già presentate ai vertici dell’amministrazione giudiziaria qualche tempo fa e insiste: “Dopo i nostri appelli qualcosa si è mosso: l’ufficio del processo sta partendo, abbiamo notizie di nuovi arrivi di magistrati ma a Messina, rispetto ad altri fori limitrofi, ci sono ben 20 magistrati in meno rispetto alla copertura della pianta organica prevista. Sono misure che non bastano, quindi, con gli stanziamenti fin qui previsti, servono risorse aggiuntive o per chi chiede giustizia a Messina, questa giustizia resterà un miraggio. E i colleghi continueranno a scalare le montagne, anche per depositare una semplice istanza. E’ una situazione di paralisi più unica che rara, nel panorama siciliano, che dovrebbe chiamare a reagire tutte le componenti del settore, dall’avvocatura alla magistratura passando per il personale di cancelleria.”