Ora le verifiche sulla ditta, poi 35 giorni di tempo per la firma del contratto e il successivo avvio dei lavori. Che però i commercianti vorrebbero far posticipare a ottobre
L’incarico per il progetto all’arch. Fabrizio Ciappina è stato conferito il 28 febbraio 2007, l’aggiudicazione dei lavori è ora sancita con determinazione dipartimentale numero 2457 del 24 marzo 2022.
Quindici anni per la semplice pedonalizzazione di una parte di piazza Cairoli, anche se il progetto è cambiato in corso d’opera. L’ammissione al finanziamento regionale, 617mila euro, risale al 19 novembre 2013, la rimodulazione del progetto al 10 dicembre 2019, l’approvazione e validazione con delibera di giunta 33 del 15 gennaio 2020.
Si è dovuto aspettare ancora un altro anno, fino al 24 dicembre 2020, per la notifica del finanziamento, e ancora altri nove mesi, il 23 settembre 2021, per l’approvazione della documentazione di gara e la scelta di operare tramite procedura negoziata.
Gara aggiudicata
Hanno partecipato sei ditte ma due offerte hanno superato la soglia di anomalia, fissata al 29.22 %. L’appalto è stato aggiudicato alla Albros Costruzioni srl di Messina, che ha offerto un ribasso del 25.54 %, su un importo a base d’asta di 488mila 700 euro, di cui 20mila 640 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. L’importo di aggiudicazione è quindi di 369mila 139 euro. Le somme a disposizione, per iva, spese tecniche e imprevisti, sono 128mila 404 euro.
L’aggiudicazione diventerà efficace dopo le verifiche sulla ditta aggiudicataria. Dal momento della conferma e dell’invio dell’ultima comunicazione di avvenuta aggiudicazione, scatta il termine di 35 giorni per la stipula del contratto.
I lavori, insomma, potrebbero iniziare tra maggio e giugno ma le associazioni dei commercianti ne hanno chiesto lo spostamento a ottobre, per non creare un cantiere a piazza Cairoli durante la stagione turistica.
I lavori
Ma cosa prevedono i lavori? Nuova pavimentazione in continuazione con quella attuale, lungo il lato superiore della piazza, le vie Nicola Fabrizi e Dogali, fino all’incrocio con via dei Mille (la parte in rosso nella mappa).
Nella fascia a contatto tra la vecchia e la nuova pavimentazione, verranno rimossi i primi filari di lastre in pietra e ci saranno 12 panchine in lamiera di acciaio ognuna con due fasce a led, due rastrelliere associate ai cestini per la raccolta differenziata, 11 nuovi lampioni a led.
L’”atrio” della piazza sarà all’ingresso della parte alta di via Dogali, con una panchina fioriera e un pannello informativo con leggio per i turisti. La fascia in pietra bianca attualmente nella zona centrale della piazza sarà prolungata fino a qui.
Verrà smontata la pavimentazione stradale esistente, verranno demoliti marciapiedi, lampioni, cordoli, cunette, scivoli, pozzetti ecc. e saranno rimossi alcuni sottoservizi.
Tra il margine della piazza e i palazzi, verranno utilizzate lastre in pietra lavica della stessa dimensione delle lastre in pietra grigia di Lucerna presenti nella piazza. Nel tratto monte di via Nicola Fabrizi, invece, verrà recuperato il basolato lavico della vecchia pavimentazione.
E ancora verranno pavimentate con mattonelle in pietra lavica le parti di piazza attualmente in terra battuta, quelle dove prima era collocato il parquet, e saranno sostituite le lastre di pietra lucerna lesionate. Ci saranno, infine, opere per lo smaltimento delle acque meteoriche ed il superamento delle barriere architettoniche.
Allora riepiloghiamo: ci sono voluti 15 anni per aggiudicare i lavori per cambiare 4 pietre che, forse, vedremo nel 2023. I lavori sui viadotti già realizzati 15 anni fa sono ancora in corso.
È qualcuno ha il coraggio di pensare al Ponte di Messina come “volano di sviluppo”???
Cos’è, una nuova forma di sado-masochismo?
Purtroppo il tempo passa e siamo sempre lì, distinti e distanti dalla banalissima realtà
un ribasso d asta del 25% per la aggiudicazione fa gia prevedere la bonta dei materiali e dei lavori che saranno fatti