Ai domiciliari il giovane che ha accompagnato Cannavò in ospedale. Il ragazzo ha sempre taciuto, davanti ai giudici.
E’ ai domiciliari da oggi Bartolo Mussillo, accusato di favoreggiamento nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Giovanni Portogallo, avvenuto il 2 gennaio scorso a Camaro. Il ventitreenne è stato ripreso a fuggire in scooter dalla zona di via Eduardo Morabito, dove Portogallo era stato appena freddato. Sullo scooter c’era Giuseppe Cannavò, ferito, che Mussillo ha lasciato all’ospedale Piemonte.
Ad incastrarlo sono state proprio le immagini delle telecamere di sicurezza della zona, visionate dagli investigatori a lavoro sul caso – Polizia e Carabinieri. Mussillo in queste settimane è andato al confronto con i magistrati titolari del caso – i PM Vito Di Giorgio e Stefania La Rosa – ma ha sempre taciuto, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Adesso tornerà per gli interrogatori di garanzia, ma in una posizione ben diversa, visto che la Procura ha chiesto ed ottenuto per lui gli arresti. E’ assistito dall’avvocato Giuseppe Bonavita.
Il cerchio intorno a Claudio Costantino, quindi, sembra stringersi sempre di più. Il 37enne è però ancora latitante. Nei giorni scorsi i militari hanno trovato lo scooter sul quale è fuggito sui Colli Sarrizzo, non lontano da Camaro. Le ricerche si sono perciò estese anche ai dintorni di Messina e alle località alle porte tirreniche della città.