Diversi i nomi in corsa e per il sindaco è un momento di svolta
MESSINA – La Giunta Basile al giro di boa. Superati i primi cento giorni, l’amministrazione comunale e la maggioranza devono superare pure le inevitabili tensioni post elettorali, tra ambizioni regionali e nazionali del leader Cateno De Luca e quelle di chi ha contribuito alla causa in questo periodo. Le prime scelte riguardano la sostituzione non facile della neo senatrice Dafne Musolino e del neo deputato Francesco Gallo, vicesindaco, nella Giunta, con due nuovi assessori.
In più, entro dicembre avremo un quadro dei vertici delle partecipate mutato per quanto riguarda le nomine nelle società Amam, Messina Social City, Atm Spa, Messina Servizi Bene Comune e Patrimonio Spa. E va risolto il nodo della presidenza del Consiglio comunale, una volta che Cateno De Luca, tanto assente in aula quanto decisivo come capo politico, rassegnerà le dimissioni.
Pippo Lombardo, presidente di Sicilia Vera, è passato dalla guida di Messina Servizi all’elezione dell’Assemblea regionale. E, malgrado abbia superato i quattromila voti, ci si aspettava di più come risultato. Ma ora chi sarà valutato da De Luca e Basile adatto per entrare in Giunta e chi capace di guidare al meglio le partecipate? Sostituire Dafne Musolino, con le sue deleghe, non è facile e la scelta potrebbe ricadere su figure d’esperienza come Roberto Cicala, presidente di Patrimonio Spa, Salvo Puccio, dirigente della Città metropolitana, o Loredana Bonasera, presidente dell’Amam (nella foto in evidenza i tre con il sindaco).
In un altro versante, con una collaborazione costante con Basile e la sua amministrazione, un profilo adatto allo sport e anche alla sua valenza sociale, in sostituzione di Gallo, è quello di Francesco Giorgio, fiduciario Coni Messina.
Giochi ancora aperti per la presidenza del Consiglio a Palazzo Zanca
Se come assessore, in questi giorni, si è fatto pure il nome di Carmelo Picciotto, presidente della Confcommercio messinese, non vanno pure dimenticate le aspirazioni dei consiglieri comunali che hanno dato un apporto significativo in campagna elettorale: da Alessandro De Leo, che ha sfiorato l’elezione alle regionali, a Serena Giannetto e Nicoletta D’Angelo.
Potrebbe essere De Leo stesso il nuovo presidente del Consiglio comunale o sarà riconfermato il vicepresidente vicario Nello Pergolizzi? I giochi sono ancora aperti.
Nella loro conferenza stampa, i gruppi consiliari, in attesa che se ne formino di nuovi, hanno cercato di rassicurare: “Siamo uniti nel segno di De Luca e il progetto continua”. Tuttavia, le tensioni non mancano e questo è un periodo decisivo per consolidare la maggioranza a sostegno di Basile sindaco. Tra assessori e partecipate, in linea con gli obiettivi di programma, tutte le mosse saranno ponderate. C’è una città che attende risposte.
Ma dico io, è ridicolo mandare 2 come Dafne e Gallo a Roma per non rapprentare un bel niente di niente,nessun peso politico né di coalizione,ma voi pensate che adesso che i signori messinesi che dovevano fare una statua d’oro alla Siracusano che lì ha tolto dalle favelas ergo baracche adesso farà più qualcosa per la città di Messina dopo che questi scienziati e baraccodi gli hanno girato le spalle?
Dopo che gli ha dato una dignità di esseri umani e non di esseri abovinevoli che per oltre 30 anni di cattiva politica li aveva costretto a vivere in condizioni di lerciume?
Cari signori delle baracche c’è un vecchio detto antico che recita così ” u poccu avoghia mi ci metti u frac sempri poccu resta” tirare voi le conclusioni.
Fa ridere questa discussione sulla Siracusano, e fa ridere questo dualismo con Cateno su chi ha tolto le baracche (operazione ancora in corso).
In realtà Cateno ne ha solo parlato, parla parla parla, solito copione, argomenti e politiche non sue perché di competenza statale, infatti il commissario per il rifacimento incaricato dal governo è il prefetto che gestisce direttamente la cassa e le operazioni di demolizione e risanamento.
Allora è stata la Siracusano?! Chiaramente no, lei fa parte di forza Italia e forza Italia non è maggioranza di governo e non è maggioranza neanche in parlamento, quindi la verità è più complessa…
Praticamente i vari partiti con i loro rappresentanti si sono mossi nelle sedi parlamentari e congiuntamente sono riusciti a portare risultato, ma alla fine c’è chi…
Parla Parla Parla e chi lavora per il bene comune, troppo spesso in colposo silenzio,
mentre alla gente piacciono le chiacchiere, le commedie, le comiche e le recite, w il teatro della politica.