I sindacati riuniranno i propri iscritti in assemblea per analizzare le risposte dell'azienda
Un Salone delle Bandiere pieno di domenica, per l’assemblea fra la direzione aziendale di Atm e i lavoratori. Assente il sindaco Cateno De Luca, “che aveva assicurato il suo intervento, per rendersi garante del documento programmatico presentato dal fronte sindacale che ambisce a calmierare la vertenza in atto e indicare le linee guida per la gestione di Atm da ora in avanti” – dicono Letterio D’Amico (Fit Cisl), Letterio Sturiale (Faisa Cisal), Giuseppe Giallanza (Ugl) e Mariano Massaro (Orsa).
“Quando il primo cittadino, a suo tempo, ha chiesto ai sindacati l’assunzione di responsabilità volta alla condivisione generale del piano di riequilibrio, prima di presentare il Salva Messina all’approvazione del Consiglio Comunale, abbiamo risposto presente. Abbiamo messo la faccia nell’organizzazione del nuovo corso, sottoscrivendo sacrifici e provvedimenti impopolari ma necessari. Lo stesso senso di responsabilità e condivisione dei programmi avrebbe dovuto dimostrare oggi De Luca, la sua assenza impone un momento di riflessione che ha bisogno di urgenti chiarimenti. Invitiamo il primo cittadino a farsi vivo e rendersi garante dei progetti enunciati e generalmente condivisi dalle parti in causa, alla presenza dei lavoratori”.
C’era, però, l’assessore Francesco Gallo. “Il palcoscenico di aspiranti è variegato – ha detto -, nessuno può pretendere concorsi “ad personam” o percorsi preferenziali ma a tutti deve essere data una possibilità, senza pregiudizi: ai ragazzi che hanno esperienza tpl, agli aspiranti che hanno già lavorato in Atm, ai semplici possessori di patente e cqc, ai figli di Messina che per svolgere il mestiere di autista sono stati costretti a fare le valige e tentare l’avventura oltre lo Stretto”.
“Non vogliamo corsie preferenziali – hanno detto i rappresentanti sindacali – ma pretendiamo che nessuno dei legittimi aspiranti sia criminalizzato, pregiudicato, additato, estromesso per presunte appartenenze o per essere sceso in piazza rivendicando il sacrosanto diritto al lavoro”.
Il presidente di Atm, Giuseppe Campagna, ha ammesso “il momento di difficoltà in fase di start-up ed ha preso chiari impegni con i dipendenti per l’azzeramento dei turni spezzati e la riorganizzazione del lavoro che deve riportare serenità fra i dipendenti e senso di appartenenza per la costruzione di una grande azienda. In controtendenza rispetto a quanto avvenuto in passato, Atm Spa ha assunto personale solo attraverso selezioni pubbliche, nel totale rispetto delle normative vigenti ed in assoluta trasparenza. Non ci faremo tirare la giacca da nessuno, mai ci troveremo dalla parte di chi vuole speculare sui bisogni e sulle difficoltà di disoccupati in cerca di collocazione. Siamo moralmente vicini a quei lavoratori, ma avvertiamo sin d’ora che non ci saranno corsie preferenziali per loro né per altri”.
Tra gli interventi, quelli dei lavoratori Mario Accetta (autista tram), Maria De Luca (autista bus), Giuseppe Lerario, Daniele Pellegrino, Riccardo Oteri (ex autisti a tempo determinato), Rosa Strano (autista rimasta esclusa dalle precedenti selezioni) e Carmen Calabrò (impiegata delle biglietterie).
“Hanno dimostrato competenza, capacità di analisi e di proposta, senso di responsabilità e volontà di unità dal basso che delude le aspettative di chi fomenta divisioni e guerre fra poveri” – dicono i sindacati, che riuniranno i propri iscritti in assemblea per analizzare le risposte dell’azienda. “L’obiettivo è di porre i correttivi necessari alla funzionalità del servizio, all’economicità dell’azienda e soprattutto a recuperare la necessaria serenità nell’ambiente di lavoro che oggi in Atm è totalmente assente”.