Il progetto “A scuola di donazione” dell'Avis di Messina avrà inizio venerdì 1 aprile alle ore 9:30 presso l’Istituto di Istruzione Superiore Minutoli
MESSINA – “A scuola di donazione” è l’iniziativa a cura dell’Associazione Volontari Italiani Sangue (Avis) di Messina ed è stata sposata con entusiasmo dal dirigente scolastico Pietro La Tona. È rivolta agli studenti delle ultime classi dell’istituto superiore Minutoli e nasce dall’esigenza di diffondere tra i giovani, attraverso la scuola, il valore della solidarietà e della cultura del dono, con particolare attenzione alla donazione del sangue.
Nel corso degli incontri, che saranno organizzati in vari istituti cittadini, saranno evidenziati gli aspetti legati all’importanza del sangue quale elemento indispensabile di vita e saranno esplicitate le condizioni che consentono di donare ed i vantaggi che questo procura al singolo ed alla società.
L’obiettivo dell’Avis di Messina
L’obiettivo è quello di promuovere il volontariato quale esperienza che contribuisce alla formazione ed alla crescita umana, civile e culturale. L’iniziativa si propone di far comprendere che il sangue non si produce e pertanto si può solo donare. Attraverso la sensibilizzazione alla donazione di sangue volontaria, anonima, gratuita e periodica si cerca di garantirne la disponibilità alle strutture sanitarie, cercando di cogliere un obiettivo non secondario di informare gli studenti sui corretti stili di vita e fornire loro il regolare controllo delle condizioni di salute.
Nel corso della stessa mattinata, di venerdì 1 aprile, dopo l’incontro-conferenza, gli studenti maggiorenni del Minutoli, che avranno manifestato la propria disponibilità, effettueranno il prelievo di sangue per accertare l’idoneità alla donazione che verrà effettuata in una sessione successiva. “Dobbiamo puntare a raggiungere, in materia di sangue ed emoderivati, il traguardo dell’autonomia della città metropolitana” – fanno sapere dall’Avis -. Questo passa attraverso l’apporto di tutti ma soprattutto delle fasce più giovani, che devono adeguatamente essere sensibilizzate”.