Convocate per fine giugno le elezioni del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Messina. Mentre qualcuno è già in campo, qualcun altro sta a guardare, sperando nel CNF.
Si voterà a fine giugno a Messina per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine. La delibera è arrivata due sere fa, dopo la riunione del direttivo, che ha rotto gli indugi e convocato per il 27, 28 e 29 giugno tutti gli iscritti perché si esprimano ed eleggano i consiglieri.
Dopo qualche settimana di indugi, quindi, anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina si “allinea” e si prepara al voto, anche se lo farà quasi alla scadenza del termine ultimo – luglio prossimo appunto.
Avvocati messinesi al voto ma con calma, quindi, segno che qualcuno all’interno dell’attuale Consiglio ancora spera che l’attuale quadro normativo apra uno spiraglio agli uscenti gravati dal limite del doppio mandato.
Tra quelli “in ambàscia” c’è ad esempio l’attuale presidente Vincenzo Ciraolo. Ha fatto invece un passo indietro l’attuale tesoriere, Paolo Vermiglio. Si era inizialmente candidato a presidente, poi ha rinunciato e il gruppo che lo sostiene ha unanimemente indicato Isabella Barone.
Ciraolo, insomma, sta ancora a guardare. Se pur il limite del doppio mandato è ormai diventato legge, il Consiglio nazionale forense potrebbe cambiare le carte in tavola. Lì dove i consigli sono andati al voto, si sono presentati e sono stati eletti avvocati “in bilico”, i non eletti hanno già presentato ricorso al CNF, che dovrà discuterli entro un paio di mesi. La speranza di qualcuno è che il Consiglio sollevi questione di legittimità costituzionale, portando la questione alla Corte Costituzionale.
La patata bollente è quindi nelle mani dell’organo di autogoverno degli avvocati. Tra gli attuali componenti, il messinese Francesco Marullo di Condojanni, in passato a lungo presidente del Consiglio dell’Ordine messinese. Il suo segretario, all’ultimo mandato, era proprio l’attuale presidente Ciraolo.
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