Il sindaco risponde al vicepresidenre della Regione: "La sciagurata scelta di rimodulare il Piano, da parte del commissario Santoro, fa ripartire l'iter dal ministero"
MESSINA – Sul Piano di riequilibrio, Federico Basile replica al vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia Gaetano Armao. “Apprendo dalle sue parole – sottolinea il sindaco di Messina – che di recente la Corte dei Conti avrebbe contestato il Piano di riequilibrio adottato dalla mia amministrazione. Piano che, di fatto, ha salvato il Comune di Messina dal dissesto finanziario proprio per avere raggiunto importanti risultati, con una riduzione dei debiti da 552 mln a 142 mln. Non so se Armao abbia notizie o documenti che attestino contestazioni formali e, se le ha, lo pregherei di renderle note”.
L’assessore e vicepresidente, replicando ai suoi attacchi politici, ha criticato il leader di Sicilia Vera e candidato alla presidenza della Regione, Cateno De Luca, per “avere lasciato Messina senza riequilibrio finanziario per le sue ambizioni politiche”. E, in più, ha parlato di un Piano “contestato dalla Corte dei Conti”.
Precisa Basile: “In realtà, il Comune di Messina non ha mai avuto contestazioni sul Piano di riequilibrio, se non mere osservazioni alle quali si è puntualmente replicato nel mese di febbraio 2022. Si è replicato, proponendo una rimodulazione proprio per aggiornare a ribasso la massa debitoria, a seguito delle azioni intraprese”.
“La scelta di una nuova rimodulazione da parte del commissario regionale ha fatto ripartire l’iter”
Il sindaco non manca di criticare l’operato del commissario Santoro: “È invece del 18 luglio scorso l’ulteriore comunicazione che, per effetto della successiva rimodulazione operata dal commissario straordinario Leonardo Santoro, nominato dal governo Musumeci, il Piano debba tornare al ministero per la sua valutazione. La sciagurata scelta della nuova rimodulazione del commissario regionale, che ha scelto di non decidere, ha fatto ripartire l’iter del Piano dall’istruttoria del ministero, sebbene si tratti di un Comune che, con le misure adottate, è stato totalmente risanato”.
In particolare, Basile chiede, con toni polemici, al vicepresidente della Regione di fornire atti formali dai quali risultino le contestazioni da parte della Corte dei Conti. E, in più, attribuisce al commissario del Comune, nel periodo post amministrazione De Luca, la responsabilità per aver allungato i tempi relativi al Piano di riequilibrio.
Pure questa volta è cuppa i l’autri. Prima vi dimettete sapendo che non è stato approvato poi quando rimandano vi lamentante
Se lo zampognaro non si fosse dimesso per farsi i c…i propri, il piano lo avrebbe ripresentato lui. A prescindere dal fatto che si era già ridotto all’ultimo minuto sperando che i consiglieri insultati e deleggiati pubblicamente, gli dessero una mano. Presuntuoso, lui e l’ectoplasma
Questo è un altro della colpa è sempre degli altri buona giornata