Il tecnico del Messina analizza i motivi della difficile gara contro il Benevento in un'insolita conferenza stampa tenutasi nella stanza-museo dello storico massaggiatore del Messina Ciccio Currò.
Nell’insolito scenario della stanza-museo dello storico massaggiatore del Messina Ciccio Currò, si è tenuta la consueta conferenza stampa pre-partita del tecnico del Messina Gianluca Grassadonia: in una settimana segnata dall’ennesimo caso San Filippo, con il Messina impegnato in una corsa contro il tempo per la riapertura al pubblico dell’impianto in occasione della gara di domani sera, l’allenatore fa i conti con il campo tra assenze, squalifiche ed un entusiasmo da ricreare per una squadra condizionata per tutta la stagione da timori di natura psicologica e da preoccupanti cali di concentrazione. “Abbiamo perso per strada almeno 6 punti per episodi o nostre evitabili disattenzioni” ha dichiarato il tecnico, “ad Ischia abbiamo regalato mezz’ora all’avversario prima di iniziare ad impostare il nostro gioco. Mancano due settimane al mercato: gennaio sarà per noi decisivo per capire quale sarà il nostro assetto tattico da qui fino alla fine del campionato, stiamo facendo delle valutazioni su quei giocatori che hanno reso meno rispetto a quelle che erano le aspettative della vigilia. In questo momento dobbiamo pensare solo a far più punti possibile con Benevento e Salernitana: non sono preoccupato, se mettiamo in campo la giusta intensità possiamo battere chiunque. Voglio degli indemoniati in campo in una gara che dovrà essere condotta costantemente a ritmi altissimi”.
I problemi, comunque, vengono soprattutto dall’infermeria. Per un centrocampo già falcidiato dagli infortuni (sicuramente fuori Nigro e Marin), infatti, si è aggiunta anche la squalifica di Vincenzo Pepe: “Ho gli uomini contati, probabilmente aggregheremo qualche ragazzo della Berretti che si è già allenato in passato con la prima squadra. Conto di recuperare almeno Benvenga, influenzato da un paio di giorni. Posso già dire che Bonanno sarà sicuramente titolare nel 4-3-3 che adottiamo da qualche mese a questa parte: è inutile parlare di cambio di modulo in questa situazione di emergenza, vedremo in futuro cosa fare in questo senso. Non devono stupire alcune esclusioni eccellenti, io valuto il lavoro settimanale svolto da ogni singolo giocatore, devo avere delle risposte di un certo tipo non solo per quanto riguarda l’applicazione durante gli allenamenti: chi gioca deve essere concentrato esclusivamente su quello che abbiamo provato in settimana, sull’avversario e sulla partita, tutto il resto deve restare fuori da ogni tipo di ragionamento. Sono fiducioso per la gara di domani: speriamo di giocare di fronte al nostro pubblico, il calcio senza tifosi non ha alcun senso”.
Domenico Colosi