Immagini-simbolo per aiutare i piccoli profughi: un progetto dell’associazione Onlus Persona Sempre
MESSINA – Immagini e parole per accogliere in particolare i bambini ucraini. Immagini-simbolo per favorire la comunicazione e aiutare chi è dovuto fuggire dal conflitto in Ucraina. “Benvenuti in Italia” è un progetto nazionale dell’associazione di volontariato Onlus Persona Sempre (Ops), sostenuto dalla realtà associativa messinese.
Immagini simboliche per i bambini ucraini
Si tratta di un sistema di traduzione che, attraverso immagini riconosciute a livello universale, sostiene “i bisogni comunicativi prioritari”. La scelta è quella di creare uno strumento di mediazione linguistica che utilizzi non solo la traduzione in senso stretto, ma anche una struttura di immagini-simbolo che rendano immediatamente comprensibile il contenuto. È un modo – dice la pediatra Graziella Arena, presidente di Ops – per aiutare e fare sentire meno soli i bambini e le famiglie in arrivo in Italia provenienti dalla tragica realtà della guerra».
Il sostegno del Cesv alle associazioni messinesi impegnate nell’emergenza profughi
Diversi i patrocini e le collaborazioni. Assieme a Isaac Italy, Ammi – Associazione Mogli Medici Italiani, ComuniCare Aps e Simpef – Sindacato Medici Pediatri di Famiglia Sicilia, “Benvenuti in Italia” è sostenuto dal Centro servizi per il volontariato di Messina.
Il Cesv conferma l’affiancamento alle associazioni del territorio impegnate a fronteggiare l’emergenza profughi e invita le organizzazioni a segnalare le proprie attività alla mail messinacesv@gmail.com.
Le guide online nel segno dell’accoglienza
Sul sito dell‘associazione sono pubblicate e scaricabili le guide già prodotte: “Benvenuti in famiglia”, “Benvenuti a scuola”, “Benvenuti a scuola dell’infanzia”, “Benvenuti dal pediatra”, ideate secondo il modello di mediazione da lingua italiana a lingua ucraina attraverso immagini.
«Dai dati comunicati dal ministero dell’Interno sappiamo che ci troviamo di fronte ad un vero esodo. L’Italia ha già accolto 14.237 cittadini ucraini di cui 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori e molti altri arriveranno», evidenzia la presidente nazionale di Ops.
“Favoriamo l’inserimento scolastico”
«È evidente che in buona parte si tratta di bambini i quali, in Italia, in tempi brevi, saranno inseriti in nuove famiglie e nuove scuole. E dovranno confrontarsi subito con il problema della lingua. Il nostro progetto nasce per contrastare il disagio e l’isolamento provocati dalla mancanza di comprensione. Questi sentimenti, nei profughi ucraini, già duramente provati dai lutti e dalle distruzioni causate dalla guerra, sono ancora di più esacerbati», spiega Graziella Arena.