11 in carcere e 4 ai domiciliari dopo le dichiarazioni del pentito che acquistava la Cocaina in Calabria. Rifornimenti anche a Catania
E’ scattata nella notte la retata antidroga della Squadra Mobile di Messina e della Sezione Investigativa Centrale Operativa della Questura. In manette sono finite 15 persone accusate a vario titolo di tirare le fila di un giro di droga da spacciare in città, acquistata tra la Calabria e Catania. 11 persone sono andate in carcere, 4 agli arresti domiciliari, che agivano tra Camaro e Santa Lucia Sopra Contesse.
La banda
A base delle accuse, accanto alle indagini degli uomini di Gianfranco Minissale, capo della Mobile, ci sono le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha raccontato di aver fatto da tramite tra i capi e i fornitori calabresi. Erano tre i referenti del giro, secondo gli investigatori, che agivano insieme ad un 42enne occupava dei rifornimenti su Catania e ad un pusher di 55 anni. Nella rete anche un insospettabile di 42 anni, scelto per nascondere la cocaina evitando i controlli proprio perché aveva la fedina penale immacolata. Da oggi è ai domiciliari. Cocaina, marijuana e skunk le sostanze che i trafficanti erano in grado di fornire al mercato messinese.
L’arresto di Natale nel parcheggio di Camaro
Il volume d’affari messo su dal giro era altissimo. In una conversazione intercettata è uno degli indagati a commentare di aver raccolto oltre 80 mila euro con lo spaccio. Poco prima di Natale 2021 tre degli indagati erano stati mentre, all’interno di un parcheggio nei pressi del ponte di Camaro, stavano effettuando uno “scambio”: uno dei tre aveva un zaino con all’interno 4 panetti di cocaina, circa 4,5 kg, mentre gli altri due stavano consegnando 70 mila euro in contanti. Nel corso delle successive perquisizioni delle abitazioni di uno degli arrestati, sono state, inoltre, rinvenuti altri 180 mila euro, sequestrati.
La “linea dei soldi” è stata seguita dai poliziotti anche in occasione delle cessioni di stupefacenti effettuate da un altro degli arrestati, calabrese: l’uomo, che ha consegnato a soggetti messinesi, in più “viaggi”, circa 4 chili di cocaina, è stato controllato dopo essere sbarcato a Villa San Giovanni: aveva addosso 105 mila euro in contanti.
I soldi nel panettone
Quando la richiesta del mercato si alzava e la concorrenza degli altri gruppi cittadini incalzava, il gruppo reperiva la droga anche a Messina, per non perdere la clientela. Una cessione di un chilogrammo di cocaina, avvenuta poco prima di Natale del 2021, è stata compiutamente ricostruita grazie alle intercettazioni ambientali ed alle telecamere sull’abitazione di uno degli arrestati, e gli indagati, per scongiurare controlli, hanno nascosto occultato 37 mila euro all’interno della confezione di un panettone.