Il deputato Pd diffonde "i dati reali e certificati" e attacca: "l'ex sindaco continua a prendere in giro i messinesi"
“Così come da impegno assunto a Messina lo scorso 6 maggio, in occasione della presentazione della candidatura a sindaco di Franco De Domenico, diffondiamo i dati reali e certificati che confermano la falsificazione della realtà da parte dell’ex Sindaco Cateno De Luca che, continua a prendere in giro i messinesi”. Così Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale.
Covid
“La Città di Messina – dice Boccia – contrariamente a quanto affermato pubblicamente dall’ex Sindaco De Luca e dalla sua Assessora Musolino, ha ottenuto dal Governo Conte II nel 2020 risorse aggiuntive, per fronteggiare l’emergenza pandemica, pari a 13.956.700, tra ristori specifici di spesa, di entrata e per ristorare le funzioni fondamentali. Nell’anno 2021 dai due Governi che si sono succeduti (Conte II e Draghi) il Comune di Messina, per le stesse funzioni, ha ottenuto 9.995.899 di risorse aggiuntive. Quindi, complessivamente, per fronteggiare l’emergenza Covid alla città di Messina lo Stato centrale ha trasferito 23.952.599 che sono stati aggiuntivi rispetto all’aumento del fondo di solidarietà comunale nazionale e alle risorse aggiuntive trasferite su asili nido, trasporto disabili e servizi sociali, che saranno assicurate anche nel 2022. È quindi falso e priva di qualsiasi fondamento la tesi secondo cui l’ex amministrazione comunale avrebbe fronteggiato il Covid da sola e con risorse proprie. A Messina, così come per tutte le città italiane, grazie agli scostamenti di bilancio concordati con Bruxelles e autorizzati dal Parlamento, sono state trasferite tutte le risorse necessarie a fronteggiare l’emergenza. E quando le risorse non sono state utilizzate è solo a causa dell’incapacità dell’amministrazione De Luca. Ma il tema più grave della falsificazione mediatica di De Luca e del suo fantomatico candidato, Federico Basile, è l’effetto che viene fuori dal tradimento dell’ex Sindaco alla città sulle risorse del Pnrr”.
Pnrr
“Proprio nei mesi in cui serviva il massimo impegno dell’amministrazione comunale – prosegue Boccia – per trasformare le opportunità del PNRR in progetti realizzabili, l’ex Sindaco De Luca, inseguendo esclusivamente le sue ambizioni politiche, ha portato il comune allo scioglimento paralizzando l’attività amministrativa. Nell’area metropolitana di Messina non sono mai state assegnate nella storia recente tante risorse quante ne assegna il PNRR in questi anni: 262.917.606 milioni per la città Metropolitana e 114.653.859 per il Comune di Messina. Si tratta di somme assegnate dallo Stato centrale nell’ambito della ripartizione nazionale alle città metropolitane e ai comuni capoluogo. Ma fin qui questo è il risultato del lavoro e degli impegni istituzionali mantenuti dal governo giallorosso di Conte che ha fortemente voluto e ottenuto il Recovery in Europa, nonostante le resistenze la iniziale contrarietà di una parte dei partiti di destra e successivamente l’attuazione dello stesso piano effettuata dal Governo Draghi. E l’Impegno del comune di Messina? Fin lì zero. Perché le risorse era necessario che venissero stanziate. E cosa fa l’ex Sindaco De Luca? Quando diventavano obbligatori gli ulteriori adempimenti tra Comune o città Metropolitana e Ministero titolare della misura, come la sottoscrizione dell’atto di adesione e i relativi obblighi, lui scioglie il comune e mette in crisi la città metropolitana. Ora serve una corsa contro il tempo, che noi faremo con De Domenico Sindaco, perché è necessario avviare le procedure di affidamento, al fine di rispettare “milestone e target”, previsti dal Piano, pena la revoca stessa delle risorse. Ad oggi abbiamo una certezza, nessun affidamento è stato firmato e non sappiamo se il Commissario, tra mille difficoltà, stia procedendo in tal senso. L’unica consolazione è che da oggi inizia il conto alla rovescia e tra un mese esatto Messina avrà un grande Sindaco come De Domenico che ricollegherà la Città e l’intera area metropolitana alle istituzioni nazionali ed europee”.
Ma tutte queste storie perché non sono state dette nei periodi e momenti giusti?.
Diciamole a voce alta queste cose. Ripetiamole e ripetiamole ancora. La gente voti con la necessaria consapevolezza.
Boccia ha dimostrato soltanto una delle tante occasioni in cui i messinesi sono stati presi in giro, ma le “prese in giro ” sono troppe e se qualcuno parla di risultati lo fa senza guardare la realtà messinese che sotto quasi tutti gli aspetti è disastrosa.
Io da Boccia vorrei vedere i suoi di numeri, quello che lui ha fatto in diversi anni da parlamentare, i numeri di De Luca noi messinesi probabilmente li conosciamo meglio di lui, e ribadisco, con tutti i pro e i contro, l’amministrazione De Luca e la migliore che Messina abbia avuto negli ultimi decenni.
Nella campagna elettorale esci con numeri che nessuno può controllare.
Devi dire da quanto tempo sei al parlamento con 18milaeuro al mese e quanti voti personali hai per guadagnarti
questa marea di soldi ?
Un ministro con tutti i segretari e sottosegretari cosa ha controllato ?
Oggi per farti bello dici poesie di campagna elettorale.
Un fatto assolutamente emblematico è che forse non esiste solo il verbo deluchiano dunque apriamo le menti.
Il pifferaio magico forse non è proprio magico.
Ma veramente si può pensare che l’emergenza Covid sia stata fronteggiata da De Luca senza le risorse del Governo centrale ?
Chi pensa così crede agli asini che volano.
La verità è che nel momento in cui si dovevano spendere i soldi, attraverso una pianificazione, il buon De Luca si dimette.
Ma lui ama Messina !
Vergogna
Poesie vere false se ne sono sentite tante in cinque anni, forse le prime contro il monologo dell’ex sindaco che ha sempre avuto un atteggiamento dominante su numeri e riferimenti a cui nessuno poteva dare certezza o controbattere, però a quanto pare la sua macchina mediatica fatta di dirette ha messo il popolino ai suoi piedi.
Facile dire ” la città di Messina ha avuto…..”, ma a chi sono stati dati materialmente questi fondi? Al Comune? Alla Prefettura? Alla Regione per poi girarli a Messina? All’Ente Sanitario preposto?
E poi oltre a dichiarare perchè non fa vedere i documenti comprovanti l’emanazione e l’accreditamento?
Non è che poi questi fondi devono ancora pervenire alla ” Città di Messina”?
Usare parole può essere facile, dimostrare con documenti alla mano è più difficile, anche perchè se veramente tutti questi milioni sono arrivati a Messina e non sono stati utilizzati, o utilizzati per altro, deve partire subito un’inchiesta della Magistratura.