Lo scrive il dipartimento Servizi ambientali e servizio Ambiente e Sanità del Comune
MESSINA – Tante le segnalazioni dei lettori di Tempostretto sul mare sporco a S. Saba e non solo. In particolare, su un tratto di costa con bolle di schiuma che investe proprio il villaggio San Saba, interviene adesso il dipartimento Servizi ambientali e servizio Ambiente e Sanità del Comune di Messina.
In seguito a una segnalazione di un cittadino, il dipartimento, con firma dell’istruttrice tecnica Simonetta Buemi e del dirigente Antonio Cardia, chiede al corpo di Polizia municipale di svolgere le indagini al fine di inviduare “gli eventuali autori dell’inconveniente” e poter procedere con i provvedimenti di competenza, ripristinando “la fruibilità dei luoghi”. Il tutto in sinergia con l’Amam ed eventualmente con l’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale. La lettera, protocollata, è indirizzata a Polizia municipale, Amam, Arpa, Ufficio di gabinetto del sindaco e alla persona che ha segnalato il problema.
“La pulizia del mare una priorità se vogliamo sostenere il turismo”
È stato Francesco Ragni, direttore della testata online “Londra Italia” a sollevare il problema: dalla sua segnalazione è partita la richiesta d’indagini. Ragni ha scritto nei giorni scorsi al sindaco di Messina per “segnalare che il mare nel tratto di costa di San Saba è da giorni estremamente sporco con bolle di schiuma e altro. Problema peraltro che si ripete regolarmente ogni estate”.
Ha evidenziato: “Da siciliano che vive a Londra da più di un decennio, che difende e promuove la nostra isola e torna sempre per le vacanze, faccio fatica a comprendere perchè residenti e villeggianti devono sopportare la vista di un mare talmente sporco da rendere la balneazione un’esperienza al limite del disgusto. Le chiedo, anche a nome di tutti coloro che vorrebbero godersi il mare di Santo Saba, di investigare il problema, individuarne le causa e vedere di risolverla”.
Ecco le conclusioni di Ragni: “Capisco che l’amministrazione del Comune avrà molti problemi da risolvere ma la pulizia del mare deve essere una delle piú alte priorità, se vogliamo sostenere il turismo a Messina”.
Il grido d’allarme dei lettori sul mare sporco a S. Saba e Rodia
In generale, sono giunte, in diverse occasioni, al nostro numero WhatsApp 366.8726275 segnalazioni di possibile mare inquinato tra Orto Liuzzo e Ponte Gallo. E altre che denunciano situazioni di sporcizia e presumibili scarichi di fogna nel mare di S. Saba e Rodia.
Uno dei nostri lettori ha scritto di recente al riguardo: “Era da tempo che non accadeva. Siamo in contrada Mella, San Saba. I turisti, molti stranieri, chiedono di cosa si tratta. Ho dovuto tradurre immondizia in svariate lingue. C’era di tutto in mare”.
Lo scorso anno a Rodia la merda galleggiava, quindi non è di quest’anno soltanto il problema degli scarichi fognari illegali.
depuratori di piccolo cabotaggio , che non tengono l’affluenza dei “rifiuti ” dei residenti e dei turisti Agostani,,,,,,e AMMINISTRAZIONI CARENTI DA ANNI …..ai POLITICI interessa il “PONTE2 fa cchji rumuru……..
…da un report pubblicato dall’ARPA la Sicilia è tra le regioni col mare più inquinato del Bel (?) Paese, peggio di Toscana, Veneto e altre site a Nord.
Ma si può? Cioè, è ammissibile una cosa del genere?
Se anche il nostro mare (da sempre fulcro di mezza economia) è “malato”… credo che non ci sia più cura per questa Regione.
Nella speranza di potermi sbagliare…
Che tristezza!
Speriamo che i riflettori accesi da Ponte Gallo a Santo Saba su questo incresciosissimo problema attraverso l” aiuto delle istituzioni e del Comune ed Amam risolvano una volte per tutte questo problema in una delle zone più belle a Nord del Comune di Messina. Buon lavoro e Grazie per l’interessamento.
Ma la novità quale sarebbe? All’aumento dei vacanzieri nella zona aumento dei detersivi aumento delle cacate, un vero schifo.
I Messinesi meritano questo è altro
La composizione di schiuma in mare è generalmente una miscela di materiali organici decomposti, compreso zooplancton, fitoplancton, alghe (compresi le diatomee ), batteri, funghi e protozoi. Questi composti possono agire come tensioattivi o agenti schiumogeni e conferiscono stabilità alla schiuma in mare. È un fenomeno prettamente estivo, calore e ore di luce sono determinanti. Potrebbe essere semplicemente questo fenomeno naturale, comune in molti tratti di mare italiano. Se c’è uno scarico fognario, che porta una puzza insopportabile nel raggio di km. il mare è pieno di rifiuti organici, (cacca) carta igienica ect. Allora non c’è tempo da perdere lo scarico si vede, e si segue. Personalmente ho sempre visto scarichi pluviali nello Stretto, mai fognari. Conosco, per il mio passato lavoro, gli scarichi fognari in mare, cosa comportano. Sono immediatamente e facilmente riconoscibili. Puzzano a km. e dove scaricano il mare è fogna, la spiaggia piena di rifiuti organici, carta igienica ed altro.
Problema di ogni anno. Magari manca o non funziona il depuratore? Qualunque sia il problema di certo non aiuta con il turismo, ma soprattutto per le persone locali, che non possono usufruire appieno del mare in cui vivono. Peccato!
C’è ben poco da commentare , diversi sono i bambini in spiaggia tra San Saba e Rodia che sulla pelle hanno delle bolle che si trasformano in serie infezioni cutanee! Perché non provvedete?
L’anno scorso a San Saba siamo stati male in parecchi, si sono verificati casi di malattie batteriche anche particolarmente resistenti agli antibiotici, casi di micosi soprattutto per le donne ed addirittura un bimbo ha avuto la salmonella.
Chiaramente non essendoci niente di certificato sul fatto che l’acqua fosse sporca, se non per il fatto che diventa “fognosa” ogni giorno dalle 10:00 alle 18:30 possiamo solo dire che queste malattie sono state prese solo presumibilmente dopo la balneazione.
Confido nella nostra amministrazione che fino ad ora è stata capace di fare cose che per decenni nessuno era stato in grado di fare