Non ci sono elementi che fanno pensare all'omicidio nel caso della morte di Rashid. I volontari lo ricorderanno in serata
MESSINA – Non ci sono segni di violenza, non sembra ci potessero essere motivi per ucciderlo. Potrebbe essere un dramma della solitudine quello di stamane in via Alessio Valore, dove è stato trovato il cadavere di un senza fissa dimora noto col nome di Rashid.
Questa è la prima ipotesi degli investigatori a lavoro sul caso, che però aspettano i risultati dell’autopsia prima di escludere altre ipotesi, a cominciare da quella del delitto. Il medico legale Elvira Ventura Spagnolo ha già effettuato un esame esterno sul corpo senza vita del clochard, e propende per la morte naturale. Si ipotizza che la pozza di sangue nel quale è stato trovato riverso possa essere dovuto allo scempio di animali, forse addirittura ratti. Il corpo non era però in stato di decomposizione molto avanzata, se pur risalente probabilmente a qualche giorno fa.
Saranno quindi gli esami scientifici insieme agli accertamenti della Squadra Mobile della Questura a fornire qualche elemento in più per far capire al PM Roberta La Speme, titolare del fascicolo, se chiudere il caso o cercare eventuali persone coinvolte.
Intanto stasera la Comunità di Sant’Egidio e i Giovani per la pace si ritroveranno per deporre un fiore vicino al box in cui è stato ritrovato Rashid, conosciuto dai volontari messinesi perché frequentava La Casa di Vincenzo.