Lavinia morì a 44 anni in ospedale dopo aver dato alla luce il primo figlio. In discussione l'assoluzione di 4 medici
Messina – Si farà il processo in Corte di Cassazione sul caso di Lavinia Marano anche per i i profili di responsabilità penale e ora c’è una data per la prima udienza. Lo ha comunicato la Suprema Corte, che ha convocato le parti per il prossimo 5 febbraio 2025, davanti ai giudici della Quarta Sezione.
Il processo in Cassazione
E’ stato così ammesso e sarà discusso anche l’appello della Procura generale di Messina, che dopo la sentenza d’appello dello scorso 7 maggio ha chiesto di rivedere il verdetto che ha scagionato i medici imputati, affiancandosi all’appello già presentato dalla famiglia di Lavinia, assistita dagli avvocati Giovanni Caroè e Nunzio Rosso, relativa ai risvolti civili del procedimento.
La sentenza
I giudici di secondo grado a maggio scorso hanno ritenuto lieve la colpa dei medici, o meglio il loro ruolo nelle complicanze che hanno portato la donna alla morte. Applicando la legge Balduzzi, l’imputazione penale per i sanitari del Policlinico è perciò caduta. Il giudizio di responsabilità, pur ridimensionato, è rimasto confermato. In sede civile, perciò, i familiari possono sperare nei risarcimenti (leggi qui LA SENTENZA)
Morta di parto
Lavinia è morta in ospedale nel settembre 2016, dopo aver dato alla luce il primo figlio. Aveva 44 anni. Per la famiglia e i consulenti medici, la neo mamma poteva essere salvata.