Alibrandi, segretario del sindacato, chiede che non si parli di tagli. Il movimento politico attacca l'amministrazione: "dichiarazioni vergognose"
MESSINA – La soddisfazione di Articolo Uno, la chiamata al confronto della Cisl. L’eco della bocciatura delle tariffe Tari non si spegne e continuano ad arrivare pareri e richieste d’azione da più parti. Preoccupata la Cisl che attraverso le parole del suo segretario generale Antonino Alibrandi chiede, soprattutto, che “non si parli di tagli, perché non sono necessari”. Il rischio è quello che con il mancato aumento della tassa e, quindi, con l’assenza di quei fondi in più che sarebbero stati destinati allo spazzamento, sia il personale a pagarne le conseguenze. Alibrandi sottolinea, invece, che occorre ripensare tutto il ciclo dei rifiuti cittadino: “Si parli di impiantistica e di costruzione di un processo dei rifiuti chiuso che possa fare risparmiare risorse economiche all’azienda e produca anche ricchezza, così come accade nel resto del paese dove i rifiuti vengono trasformati in risorsa. Abbiamo un problema sull’impiantistica, è vero, un problema del ciclo dei rifiuti che sicuramente è regionale ma Messina può attrezzarsi per evitare superarlo attraverso una riorganizzazione che preveda anche investimenti sull’impiantistica”.
Articolo Uno e l’attacco a sindaco e amministrazione
Parla di “ottima notizia”, invece, il movimento Articolo Uno, che attraverso una nota del proprio segretario Domenico Siracusano si dichiara soddisfatto per l’esito della discussione, ringraziando i consiglieri che “con coerenza e determinazione hanno tenuto il punto senza lasciarsi confondere e condizionare da argomentazioni deboli e malcelate provocazione, raggiungendo un risultato importante: evitare che i messinesi subissero un aumento della tassazione dei rifiuti”. Ma dopo i ringraziamenti, Articolo Uno passa all’attacco diretto del sindaco De Luca e dell’amministrazione per le reazioni avute dopo la bocciatura, parlando di “dichiarazioni vergognose e inqualificabili” e della scelta di “una gogna mediatica” verso chi ha “osato dissentire”. Secondo il movimento tutto ciò è sintomo di “una evidente debolezza politica” e, inoltre, chiude la nota chiedendosi “se il nervosismo di De Luca e dei suoi sia l’effetto di uno stile del governare che non ama le voci contrarie o se le aspettative rispetto all’incremento della TARI stessero dentro un disegno più articolato”.
La Tari continua ad essere l’argomento principale all’interno del dibattito politico cittadino e non accenna a smettere, né da una parte né dall’altra.
Smettiamola con i confronti………… Partita chiusa