Gli archetti parapedonali appena installati in via S. Giovanni di Malta avrebbero dovuto impedire la sosta selvaggia. E invece...
MESSINA – Segnalazione WhatsApp al 366,8726275: “Arrivano gli archetti contro la sosta selvaggia, peggiora la situazione: auto che invadono di più la strada”.
Proprio ieri, giovedì 30 gennaio, avevamo dato notizia dell’installazione degli archetti parapedonali in un nuovo tratto di via S. Giovanni di Malta, annunciando che, finalmente, si poteva dire addio alla sosta selvaggia sul marciapiede. Purtroppo, però, le cattive abitudini sono dure a morire e così automobilisti maleducati hanno pensato bene di continuare a parcheggiare a spina di pesce nel pezzo di marciapiede destinato alla sosta delle macchine. In questo modo, grazie agli archetti dissuasori, non possono impedire, come succedeva prima, il passaggio dei pedoni ma si allungano sulla carreggiata, ostacolando le auto in transito.


Ci vuole il carro attrezzi senza preavviso con multe a valanga. La foto pone come sempre il solito interrogativo che sta alla base del problema ossia dove sta la municipale?
E l’altro interrogativo è: ma dove sta la civiltà??? Il cambiamento deve partire da noi, non dalla paura della multa o rimozione auto.
È il torto che fai alla comunità che dovrebbe farci desistere.
gli archetti messi in modo sbagliato devono essere messi sul cordolo del marciapiede e non dentro c’è pure quello da tenere in conto
Ed il terzo interrogativo è: perché in molte altre città sarebbe intervenuta la municipale ed a Messina no?
Quello che dovrebbe farli desistere appartiene al mondo della teoria, quello che invece di certo li farebbe desistere appartiene al mondo della realtà.
La domanda resta.
Cosa fa la municipale?
Secondo i fanatici green, questo giornale, chi commenta e il Comune, chi abita in zona e lavora in zona che fa con l’auto????? Vivete nelle nuvole. Se si continuano a eliminare posteggi bisogna inventarne altri in zona. O si elimina sindaco e giunta e si cerca qualcuno che ragiona. O è ovvio che la città è ormai ostile a chi cerca di abitarci e lavorare e si svuota.
Il cambiamento deve partire da noi, è vero, ma per metterlo in atto almeno un minimo di repressione mi pare necessaria. “La legge senza la forza è impotente”, ammoniva Pascal quattro secoli fa, e purtroppo non mi sento di dargli torto.
Che poi il messinese sia più attaccato all’automobile del sedere alla camicia, è un’altra abitudine dura a morire, causa a sua volta del parcheggio incivile e selvaggio.
La cosa che rattrista più dei parcheggi è il pollice verso di molti. Purtroppo la città non sarà mai in grado di fare il salto di qualità.