Nel post partita non parla mister Modica. in sala stampa il difensore Rizzo e l'allenatore della Cavese
MESSINA – Al termine della sfida terminata 3-1 in favore della Cavese in sala stampa al “Franco Scoglio” non viene a parlare Giacomo Modica. L’allenatore del Messina è in riunione con Pavone e lo staff tecnico per analizzare la sconfitta, la prima maturata in casa. A parlare per i padroni di casa Francesco Rizzo, difensore.
“Eravamo scesi in campo con il piglio giusto – commenta il numero 98 biancoscudato – avevamo voglia di rivalsa dopo Avellino. Siamo andati in vantaggio, era la partita che volevamo e avevamo sofferto poco. Siamo stati sfortunati sul gol del pareggio e l’abbiamo pagato collegandola alla settimana pesante che ci portavamo dietro. Non deve accadere perché poi succede che prendi gli altri gol dopo e rischi di fare brutte figure. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare, siamo giovani ma dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, farlo in fretta perché il campionato non aspetta nessuno. Da domani testa bassa, tra tre giorni c’è un derby importante. La linea alta è una nostra idea e in altre partite ci ha dato vantaggi. C’è stato qualche errore di disattenzione e di lettura dovuto all’aspetto mentale. Abbiamo staccato la spina e loro sono andati troppo facilmente in porta”.
“Dobbiamo cercare la salvezza a tutti i costi”
Continua il difensore: “Abbiamo tanto da recriminare ma i punti persi non te li restituisce nessuno. L’aspetto mentale non è un alibi, nel secondo tempo siamo entrati sapendo che non potevamo rimuginare su quanto successo, sapevamo che c’era ancora tempo. Al secondo gol preso ci siamo sciolti, è brutto stare qua a commentare una sconfitta. Aggiungo anche che siamo con il mister, siamo con lui: è un nostro padre, lui ci ha scelto e noi abbiamo scelto lui. Prendiamoci le responsabilità e lavoriamo. Deve scattare una scintilla dentro di noi, il primo a pagare è sempre l’allenatore ma lavora bene, è passionale, ha voglia e ambizione. I risultati non stanno arrivando ma non è questione di allenatore. Se vediamo i gol presi tanti sono in fotocopia e superficiali, siamo ragazzi disposti al sacrificio e disposti a lottare”. Aggiunge Rizzo: “Dobbiamo cercare la salvezza a tutti i costi perché abbiamo la possibilità di farlo. La contestazione dei tifosi non aiuta, specie in casa ci avrebbero dato una grossa mano, ma non è un alibi. Noi siamo pagati per allenarci e giocare, metto la mano sul fuoco che ogni compagno e membro dello staff vive per il Messina”.
A sua volta, Vincenzo Maiuri, allenatore della Cavese, commenta così la sfida: “Abbiamo optato per giocare 3-5-2 per essere due contro due contro i loro centrali. La mossa di Modica ci ha annullato. Quando poi noi volevamo cambiare e passare 4-3-3 lo ha fatto prima il Messina, l’avevamo preparata su quel modulo e siamo andati avanti secondo il nostro copione. Credo che la vittoria sia stata meritata contro una squadra ben messa in campo. Giacomo è un allenatore bravo e preparato, il parziale contro l’Avellino ha pesato a livello di autostima e fiducia, credo che dopo aver preso il pareggio il Messina abbia avuto problemi che noi abbiamo risaltato. La chiave del match è stato aspettarli, poi l’espulsione ha agevolato il nostro compito. Anche chi è subentrato lo ha fatto positivamente”.
Appunto secondo il copione… Tutte le squadre nel giro di mezz’ora ve lo demoliscono e non sapete più cosa fare.
In una squadra serve gruppo , rispetto , professionalità, dedizione , inventiva, intelligenza,furbizia nel gioco , elasticità , compattezza….tutto manca e si vedono i risultati.
Allenatore, giocatori parlano sempre di responsabilità e ammettono le loro colpe. Viene il sospetto che sia una frase già fatta per assolvere agli obblighi della conferenza stampa. Se invece tale ammissione di colpa ha un fondamento, allora ciò assolve da ogni colpa la pur colpevole società perché significa che qualcuno, per qualsivoglia motivo, non assolve al proprio compito.
Buon lavoro per il prossimo campionato in D.