Dopo il no di Zafarana (M5S) la coalizione torna a riunirsi nella sede di Cambiamo Messina dal basso. Ecco cosa sta accadendo
di Carmelo Caspanello
MESSINA – Le strategie politiche di centrodestra e centrosinistra in città, in vista delle prossime elezioni amministrative, continuano a disorientare gli elettori. Questa sera se ne saprà di più? Difficile dire se al termine della riunione prevista nella sede di “Cambiamo Messina dal basso” verrà fuori il nome del candidato del centrosinistra dopo il no di Valentina Zafarana (M5S).
I nomi sul tavolo
I nomi sul tavolo sono quelli dei segretari cittadino e provinciale Franco De Domenico e Nino Bartolotta e dei consiglieri Antonella e Alessandro Russo. Con quest’ultimo che ha tirato in ballo anche il collega d’Aula Felice Calabrò. I mal di pancia non mancano, sia a sinistra quanto a destra, dove mancherebbe poco all’ufficializzazione del candidato Maurizio Croce. C’è chi sostiene che si starebbe lavorando per far convergere il voto degli antideluchiani. Anche all’interno del centrosinistra ci sarebbe una frangia pronta a trattare per un governo cittadino allargato, “Modello Draghi”. “L’argomento – evidenzia il segretario democratico De Domenico – non è all’ordine del giorno”. Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario provinciale Nino Bartolotta.
Russo: “Niente campi larghi, si rischia di perdere l’ala più a sinistra della coalizione…”
Perentorio il consigliere del Pd, Alessandro Russo: “Se si dovesse concretizzare questa grande convergenza, chiamiamola così – chiosa – si perderebbe l’area più a sinistra della coalizione. E poi, quali partiti dovrebbero essere coinvolti? C’è un altro aspetto da non sottovalutare ed è quello che rischiamo di trovarci un nome di candidato senza programmi”. Russo, in prima linea in tante battaglie politiche nel corso dell’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca – rimane fermo sulla sua posizione: “Il centrosinistra deve partire dal centrosinistra, cioé dai partiti che stanno a sinistra, perché non c’è alcuna vergogna a proporre un’alternativa politica a Messina che sia chiaramente improntata a valori di inclusione, di lotta alla povertà, di sostenibilità ambientale e di diritti per i cittadini. Di tutti, di tutte, migranti e rifugiati inclusi”. Niente campi larghi, insomma. All’invito di Cateno De Luca di lasciare il Pd e seguirlo, Russo risponde con un sorriso e tanta fermezza: “Ringrazio, ma rifiuto e vado avanti. Io e Cateno De Luca siamo incompatibili. Pur tra mille difficoltà, continuerò a restare dove sono”.
Bartolotta: “Non siamo in una situazione di stallo”
Sulla situazione all’interno del centrosinistra in vista delle amministrative è intervenuto anche il segretario provinciale del Pd, Nino Bartolotta: “Non siamo in una situazione di stallo” esordisce, aggiungendo che “si sta lavorando per il programma. Si sta cercando la convergenza sul nome migliore, no di questo o quel partito, in grado di garantire tutti, faccia sintesi e possa rappresentare tutti. La coalizione non è nata ieri, lavora da anni…”. In attesa che a destra si ufficializzi il nome di Maurizio Croce e a sinistra si trovi il nome del candidato sindaco, l’unico al momento in corsa per la poltrona più ambita di Palazzo Zanca, il deluchiano Federico Basile, continua la sua campagna elettorale nei quartieri tra la gente. Ed è in procinto di presentare la seconda lista.
NTO MEZZU A NA STRADA😆😆😆😆
NINO BARTOLOTTA