L'assessore Caruso è tornato sul tema in commissione e ha spiegato come "serve un lavoro di rieducazione alla cultura". Su Antonello mostre e convegni a dicembre
MESSINA – Il brand Messina Città di Antonello per mostrare ai turisti il legame tra il celebre artista e lo Stretto, ma anche per aprire gli occhi ai messinesi stessi. L’assessore alla Cultura Enzo Caruso, insieme alla storica d’arte Grazia Musolino, ha illustrato durante la quinta commissione consiliare presieduta da Raimondo Mortelliti le attività legate all’ambizioso progetto delle prossime settimane. Un percorso che “finalmente trova riscontro”, ha spiegato l’assessore, che ha sottolineato come “a parte il nome e due opere al museo questa città non si è mai preoccupata di creare un brand di questo tipo che possa richiamare invece i turisti”.
Il 70esimo anniversario della mostra del 1953
“Il brand – ha proseguito Caruso – si articola attraverso una serie di attività che possano focalizzarsi sull’artista. E ricordiamo che ci sarà il logo, scelto e valutato da una commissione esterna su decine di proposte. Inoltre, visto che siamo nel 70esimo anniversario della mostra del 1953 con 25 opere di Antonello esposte a Palazzo Zanca, a cui parteciparono anche capi di stato, è ancora più significativo tornare sul brand”.
L’assessore parla anche della casa museo di Antonello, “che non sarà un museo da collezione ma della narrazione, immersivo con ricostruzioni in 3D per conoscere l’artista. Vogliamo che il brand attiri qui tantissima gente. Per dicembre abbiamo pensato di poter riesporre tutta la documentazione fotografica della mostra del 1953 e al Palacultura riproporre riproduzioni delle opere. Ci sarà anche un convegno nazionale e varie attività con il conservatorio. Dobbiamo cominciare a parlare di più di Antonello da Messina”.
Musolino: “Mancata negli anni promozione costante”
La storica dell’arte Grazia Musolino è d’accordo: “Questa iniziativa trova me e gli studiosi subito disponibili a collaborare. Già nel 1981 un pool di studiosi ha riesaminato tutto il percorso di Antonello. La città ha fatto però poco per lui, nonostante questi eventi importanti. È mancata una promozione costante della sua grandezza e della sua importanza, ma anche di come il terremoto del 1908 ci abbiamo portato via opere e documenti sulla sua vita. La casa museo diventerebbe un centro studi e tutti gli eventi in programma servono soprattutto per promuovere l’artista e il legame con la città”.
Caruso: “Serve rieducazione alla cultura”
Caruso poi lancia un messaggio ai messinesi: “Vogliamo colmare l’ignoranza di quei cittadini che non conoscono ciò che hanno in città. Faccio un esempio: ci hanno contestato di non aver intestato ad Antonello una via. Ma allora Piazza Antonello? Abbiamo una scuola intitolata, busti, monumenti, ci sono tracce ovunque. E allora le uniremo per costruire un percorso per turisti, messinesi e soprattutto ragazzi e studenti. Ma i primi a dover aiutare in questa promozione devono essere i messinesi. Serve un lavoro di rieducazione alla cultura. Bisogna essere orgogliosi di essere nati a Messina”.
” I gnoranti”, saranno loro.
I Messinesi non hanno bisogno di essere educati, grazie.
Semmai, qualora gli piacesse, partecipano alle iniziative o eventi.