Il progetto dovrebbe essere finanziato dal Fondo di solidarietà nazionale, che però negli ultimi anni è stato irrisorio...
L’ex ospedale Regina Margherita diventerà una cittadella della cultura, un polo unico con l’adiacente MuMe, il Museo di Messina. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, l’aveva promesso lo scorso luglio, nel corso di un incontro organizzato dal nostro giornale, dopo anni di chiacchiere.
A distanza di dieci mesi arriva il primo passo concreto: le procedure di gara per la realizzazione del progetto, che costerà 29 milioni 450mila euro, sono state affidate al dipartimento regionale tecnico.
I dubbi sul fondo di solidarietà nazionale
E sono state individuate anche le fonti di finanziamento, cioè l’articolo 38 dello statuto regionale, vale a dire il fondo di solidarietà nazionale che lo Stato dovrebbe versare alla Regione “per bilanciare il minore ammontare dei redditi di lavoro” rispetto al resto d’Italia.
Ma è un fondo che lascia alcuni dubbi perché negli ultimi anni è stato ridotto a cifre irrisorie. Da qui dovrebbero arrivare 24 milioni 468mila euro, visto che i restanti 4 milioni 982mila euro erano già stati finanziati da tempo nel Patto per il sud, ed erano destinati al padiglione 10 per il trasferimento della Soprintendenza (oggi in viale Boccetta), che invece andrà al padiglione 2, mentre al 10 troverà posto la Biblioteca Regionale, oggi suddivisa in più sedi.
La delibera del governo Musumeci prevede anche la ristrutturazione dei padiglioni 1, per ospitare il Museo archeologico, e 3, per il Museo del terremoto 1908, da realizzare ex novo coi tanti reperti sparsi in locali e depositi cittadini.
Gli ultimi atti
L’accelerazione è recente. Lo scorso 7 aprile Musumeci sollecitava il Dipartimento ai beni culturali a predisporre gli atti. Il 28 aprile, nota protocollata il 5 maggio, il Dipartimento rispondeva proponendo l’utilizzo dei fondi dell’articolo 38 dello statuto regionale, proposta accolta con delibera di giunta regionale numero 164 del 7 maggio.
Due operazioni distinte
Previste due distinte operazioni: la prima da 21 milioni 550mila euro per i padiglioni 1, 2 e 3, la seconda da 7 milioni 900mila euro, di cui 4 milioni 982 già finanziati dal Patto per il sud, per il padiglione 10. La somma da finanziare, come detto, sarebbe quindi 24 milioni 468mila euro, di cui 21 milioni 550mila euro per il primo intervento e 2 milioni 918mila per il secondo.
2 milioni per i progetti
In queste cifre sono inclusi i fondi per i servizi di ingegneria e architettura, vale a dire quelli per la stesura dei progetti: 1 milione 588mila euro per i padiglioni 1, 2 e 3, 732mila euro per il padiglione 10, il cui progetto realizzato dalla Soprintendenza era però già pronto e mancava solo delle verifiche sismiche.
(Marco Ipsale)