Il convegno alla Camera di Commercio
A partire dal prossimo 15 novembre 2021, gli imprenditori commerciali e agricoli iscritti nel Registro delle imprese della Camera di commercio, che si trovano in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario tanto da rendere probabile la crisi o l’insolvenza, potranno ricorrere al nuovo istituto della “composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa”: uno strumento finalizzato a prevenire il fallimento delle aziende e a sostenerle ai fini del risanamento aziendale.
La nuova procedura, prevista dal decreto legge n. 118 del 2021, è stata illustrata questa mattina al Palazzo camerale durante il convegno “La crisi d’impresa e la nuova composizione negoziata”, organizzato dalla Camera di commercio. «Una misura certamente innovativa che offre alle aziende percorsi più accessibili, più rapidi e meno costosi utilizzabili per la ristrutturazione o il risanamento aziendale – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – agevolando l’accesso a procedure alternative al fallimento e scongiurando, così, la degenerazione verso il dissesto. Un intervento importante, soprattutto in un momento in cui le imprese sono già duramente provate dalla crisi economica generata dalla pandemia».
La composizione negoziata potrà essere attivata solo se, secondo l’Ente camerale, ci sono dei requisiti per il risanamento dell’impresa. «Dal prossimo 15 novembre – spiega Sandro Pettinato, vicesegretario generale di Unioncamere – entrerà in vigore il nuovo strumento per evitare il ricorso alle procedure fallimentari per quelle imprese in difficoltà economico-finanziaria che hanno possibilità di tornare sul mercato. La normativa consentirà alle aziende di rivolgersi a un esperto, attraverso una piattaforma telematica gestita dalle Camere di commercio, che le aiuterà nel percorso di composizione negoziata. Si tratta, sostanzialmente, di una forma di mediazione, con strumenti snelli e veloci. Compito dell’esperto, figura fondamentale per il successo dell’intera procedura, sarà quello di agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori e gli eventuali altri soggetti interessati, al fine di individuare una soluzione per il superamento delle condizioni di crisi».
Gli imprenditori potranno, dunque, richiedere al segretario generale della Camera di commercio di riferimento territoriale la nomina di un esperto indipendente, quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa, che avrà il compito di agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori e gli eventuali altri soggetti interessati, al fine di individuare una soluzione per il superamento dello stato di crisi.
Al convegno sono intervenuti Giuseppe Minutoli, presidente della Seconda sezione civile del Tribunale; Antonio De Matteis, consigliere dell’Ordine degli avvocati; ed Enrico Spicuzza, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti.