Per migliorare la gestione quando il porto viene chiuso per insabbiamento
Due o tre insabbiamenti all’anno, lunghe procedure per ripristinare la funzionalità. L’ultima volta, ad esempio, il porto di Tremestieri è rimasto a mezzo servizio, cioè solo con uno dei due scivoli, per due mesi esatti, dal 6 dicembre al 6 febbraio. Comporta la presenza di tir in centro città e rifletti negativi anche sui livelli occupazionali.
Già a gennaio 2020 e poi di nuovo a dicembre, i sindacati avevano avanzato la proposta di un piano di emergenza viabile da istituire negli eventi di non operatività degli approdi. In particolare, la richiesta è di creare un’area di stoccaggio a Tremestieri per l’accoglienza di tutti i tir e l’istituzione di un biglietto di interlinea all’imbarco senza distinzione di vettori.
Il tema è stato oggi al centro della Commissione viabilità, con gli assessori alla viabilità, Salvatore Mondello, e alla protezione civile, Massimo Minutoli, oltre che con i rappresentanti sindacali di Uil Trasporti, Nino Di Mento, e Filt Cgil, Carmelo Garufi.
L’obiettivo è, quindi, un protocollo con tutti i coinvolti. “E’ necessario completare l’aggiornamento del piano comunale ancora in atto” – ha detto Minutoli, mentre Mondello ha chiarito che “la competenza passa nelle mani della Prefettura e del Cov” (il Comitato operativo viabilità, ndr).
“Le proposte – dice il presidente di commissione, Libero Gioveni – hanno trovato l’accoglimento sia dell’Amministrazione sia della Commissione. Abbiamo proposto di redigere una nota congiunte, con la quale si chiederà alla Prefettura e al Cov di convocare un tavolo tecnico per attuare le misure gestionali delle possibili future emergenze discusse oggi in aula”.