Celebrato il transito del santo dai francescani
MESSINA – Nel segno dell’insegnamento di San Francesco, la preghiera come impegno quotidiano per seminare pace. “La forza profetica di Francesco”, come l’ha definita il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivive nell’impegno quotidiano francescano. Così (fonte il Sycomoro), dopo due anni, i francescani della città dello Stretto si sono riuniti alla chiesa Immacolata di Messina.
Il transito di San Francesco celebrato in più momenti
Prima si sono radunati, presso il monastero della Clarisse di Santa Eustochia, i Frati Minori, Frati Minori Conventuali, Frati Minori Cappuccini, Terz’Ordine Regolare (TOR), Ordine Francescano Secolare (OFS) Francescane dei Poveri e tutti i simpatizzanti di Francesco, per celebrare il Transito del Poverello d’Assisi.
Dopo un primo momento al Monastero di Montevergine, guidati dalla Gioventù Francescana (Gifra) che guidava la processione con il Cristo di San Damiano, si è svolto il secondo momento di preghiera nella Basilica di San Francesco all’Immacolata animato e guidato dai Frati Minori del Santuario Nostra Signora di Lourdes.
Gli interventi
“Cosa può dirci un uomo del Medioevo a noi uomini e donne del XXI secolo?” Questo è l’interrogativo che Fra Benedetto Amodeo, rettore del Santuario Nostra Signora di Lourdes, ha posto iniziando la sua riflessione. “Ciò che attrae di Francesco è la libertà – ha continuato Fra Benedetto – e spesso a nome della libertà facciamo tutto e il contrario di tutto. Francesco vive una libertà diversa ed è quella che nasce dal Vangelo, la libertà di amare. Per fare ciò Francesco ha usato la Preghiera e la Parola, protagonista nella sua vita sino alla fine. Francesco, ci attrae – aggiunge il Frate Minore – perché ha preso sul serio il Vangelo, e ci dice che viverlo è ancora possibile”.
Alla fine del momento di preghiera, Fra Massimiliano Di Pasquale, guardiano dei Frati Minori Conventuali della Basilica di San Francesco, ha rivolto un saluto a tutti i confratelli e a tutti i fedeli presenti augurando una buona festa di San Francesco.
Fonte e foto: il Sycomoro.