"La chiusura delle celebrazioni 2022 non segni soltanto l'ultimo giorno di un fitto calendario ma suggelli l'impegno evangelico a "gettare le reti", senza desistere e sempre con rinnovata fiducia"
MESSINA – Con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco, mons. Mario Di Pietro, si sono conclusi i festeggiamenti in onore di S. Giacomo Maggiore, venerato nell’omonima chiesa prrocchiale di via Buganza, nel quartiere “Americano”.
“Ancora una volta, nel contesto delle annuali celebrazioni patronali – ha rimarcato il sacerdote – abbiamo fatto esperienza di una presenza amica, preziosa e singolare, quella del nostro S. Giacomo. A lui la divina Provvidenza ci ha affidati, alla nostra comunità è stata consegnata la custodia e la memoria feconda della testimonianza sempre attuale dell’Apostolo di Cristo. La chiusura delle celebrazioni 2022 – ha aggiunto mons. Di Pietro – non segni soltanto l’ultimo giorno di un fitto calendario ma suggelli l’impegno evangelico a “gettare le reti”, senza desistere e sempre con rinnovata fiducia. S. Giacomo, nostro Patrono, interceda per noi e accompagni i nostri passi”.
Le celebrazioni religiose sono culminate il 25 luglio, giorno della festa liturgica di S. Giacomo apostolo, con una partecipata funzione religiosa alla quale ha partecipato anche il sindaco, Federico Basile, insieme a numerose altre autorità, civili e militari.
Al termine di quella solenne Celebrazione, mons. Di Pietro, rivolgendosi alle istituzioni e in particolar modo al sindaco della Città, ha chiesto “una sempre maggiore attenzione al territorio del quartiere americano che, nell’immediato dopo terremoto, ospitò i messinesi del centro città totalmente raso al suolo. È qui – ha aggiunto mons. Di Pietro – che la nostra Città ha ripreso a vivere, a ripensarsi, a ricostruirsi. Basti pensare che proprio qui, sulla via Buganza, continuarono ad essere attive le scuole principali della città – per questo detta via era denominata all’epoca “delle scuole” – perché non si spegnessero l’istruzione, la formazione e soprattutto le speranze di quei giovani. Si attenzionino i bisogni di questo antico e benemerito quartiere perché abbia a ricuperare slancio ed entusiasmo. Si favorisca la cultura dell’incontro, del dialogo costruttivo e della aggregazione sociale”.
S. Giacomo tornerà in mezzo ai fedeli il prossimo anno quando, in occasione dell’apertura delle celebrazioni in suo onore, la statua sarà riposiziona sulla vara alla sinistra dell’altare.
