Domande entro il 25 luglio
La Città Metropolitana di Messina ha bandito un concorso di idee di progettazione per la riqualificazione dell’Area Protetta “Laguna di Capo Peloro” di Messina.
A renderlo noto è il dirigente della V Direzione “Ambiente e Pianificazione”, Salvo Puccio, che ha avviato le procedure per la valorizzazione delle aree limitrofe allo scopo di meglio integrare il tessuto urbano, allo stato eterogeneo e degradato, con l’area protetta.
Lo studio di fattibilità tecnica ed economica richiesto riguarderà le aree limitrofe alle zone “A” e “B” dell’area naturale protetta cioè l’areale di Capo Peloro, in accordo con l’Amministrazione comunale di Messina ed il Demanio Marittimo per le aree di rispettiva competenza.
Il concorso è aperto agli iscritti nei rispettivi Ordini professionali aventi competenze richieste per la progettazione di opere pubbliche, abilitati all’esercizio della professione, che non incorrano nei motivi di esclusione. I concorrenti possono partecipare singolarmente o congiuntamente mediante raggruppamenti e gli elaborati dovranno essere trasmessi, a pena di esclusione, entro le ore 13 del 25 luglio 2021 mentre la gara sarà esperita a far data di venerdì 30 luglio 2021 presso la V Direzione Ambiente e Pianificazione, in modalità telematica.
Per garantire anonimato e condizioni uniformi di partecipazione, le procedure del concorso avverranno esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma Net4Market “Portale Gare Telematico” e la pec protocollo@pec.prov.me.it
Il vincitore del concorso riceverà un premio di 60mila euro, al secondo classificato andranno 25mila euro mentre al terzo classificato sarà assegnato un premio di 15mila euro.
Il bando e il disciplinare di gara, gli elaborati tecnici e la modulistica per la partecipazione alla gara sono disponibili sul sito internet: www.cittametropolitana.me.it
Il progetto
“Il progetto si propone il restauro del paesaggio e la valorizzazione del patrimonio naturalistico dell’areale di Capo Peloro – ha affermato il dirigente della V Direzione, Salvo Puccio, – che costituisce una zona di fondamentale importanza in quanto luogo di sosta per l’avifauna lungo la rotta migratoria dello Stretto di Messina. Inoltre puntiamo a tutelare la presenza della formazione beach rock di notevole interesse scientifico in quanto legata all’attività tettonica dello Stretto di Messina, espressione dei processi diagenetici legati ad equilibri fisico-chimici controllati da fattori climatici. Nel progetto dovrà essere contemplata l’adozione di tecnologie innovative e di elementi qualificanti della progettazione paesaggistica, il potenziamento del controllo del territorio anche attraverso sistemi di videosorveglianza e connessioni wi fi, l’adeguamento del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, con la totale eliminazione di sversamento nell’area protetta, la riqualificazione delle aree mediante introduzione di essenze arboree, erbacee ed arbustive compatibili con la normativa ambientale vigenti, il rifacimento della segnaletica e della cartellonistica e la realizzazione di percorsi didattici mirati”.
Il progetto messo in campo dalla Città Metropolitana di Messina prevede un costo massimo dell’intervento di riqualificazione, comprensivo di importo dei lavori, costi di progettazione, direzione lavori, collaudi, costi per la sicurezza, spese del concorso e somme a disposizione della stazione appaltante, di 10 milioni di euro.
…ma questi soldi…perchè non si utilizzano per sistemare e rendere più vivibile il paese?….