L'Autorità Portuale vuole avere un progetto entro il 2021
600 metri di passeggiata a mare, non sempre con la giusta manutenzione ma almeno con la vista dello Stretto a portata di… occhio; 400 metri dentro il quartiere fieristico chiuso; 700 metri di area portuale alla rada San Francesco; 400 metri di lungomare del Ringo (anche questo con scarsa manutenzione); altri 400 metri con attività che ostruiscono la vista del mare, fino a villa Sabin.
Un totale di 2 chilometri e mezzo, da Boccetta all’Annunziata, che dovrebbe essere un nuovo lungomare di Messina e oggi è invece solo un’accozzaglia di tratti non fruibili o tenuti male.
E’ vero che l’attuale traffico navale alla rada San Francesco non consente continuità ma è pur vero che gli altri tratti non sono in buone condizioni. Nei prossimi anni quell’area tornerà alla città, quando sarà pronto il nuovo porto di Tremestieri, i cui lavori non sono mai ripartiti dopo lo stop per il coronavirus.
E proprio in vista di quel momento, serve un progetto da realizzare. Ci sta pensando l’Autorità Portuale dello Stretto, che lo ha inserito nel piano operativo triennale. Quando si parla di futuro della Fiera, il presidente Mega parla di futuro di tutto il waterfront tra Boccetta e Annunziata.
L’obiettivo è quello “di acquisire, a seguito di un concorso di progettazione – si legge nel piano -, un master plan unitario di tutta la zona che va dalla fine del porto operativo al Torrente Annunziata, in cui individuare le funzioni dei vari tratti di costa ma anche quelle specifiche dei singoli corpi edilizi presenti in quel compendio. Occorre quindi dotarsi di un piano di assetto complessivo che restituisca l’intera area del waterfront portuale nord alla fruizione urbana mettendo a disposizione della città un affaccio sullo Stretto di grande valore paesaggistico. A quel punto si potrà procedere per stralci valutando quali interventi potranno essere realizzati con fondi del bilancio dell’AdSP e per quali invece sarà necessario coinvolgere i privati per la realizzazione degli interventi di recupero ed il successivo utilizzo pluriennale per le funzioni stabilite”.
Quando? “Si ritiene che entro il 2021 dovrà essere approntato detto Master Plan così da consentire l’immediata attivazione delle successive fasi di valorizzazione”.
E nell’area della Fiera, in particolare? “Nel rispetto delle necessità di salvaguardia dei beni vincolati esistenti, si ritiene che esse debbano rientrare nella sfera delle attività di uso urbano/terziario/ricreativo con parziale utilizzo anche per spazi espositivi, all’aperto e al chiuso, in maniera da farlo diventare uno spazio urbano aperto integrato con il resto della città”.
Ahahahahah……..mu visti stu film…..