Sono stati scoperti nel periodo tra giugno e settembre. Evasione da 200mila euro, violazioni da mezzo milione
564 lavoratori in nero o irregolari, evasione fiscale da oltre 200mila euro, violazioni per oltre mezzo milione.
Tra i 564, dodici facevano parte di famiglie con percettori di reddito di cittadinanza e sette lo ricevevano direttamente. Il reddito è stato revocato ed è stato avviato il recupero delle somme percepite.
E’ il bilancio dell’attività congiunta tra Guardia di Finanza e Inps, a Messina, nel periodo compreso tra giugno e settembre, denominata “Estate in regola”, frutto del protocollo d’intesa firmato lo scorso 12 marzo, che ha previsto una cabina di regia composta dai vertici provinciali, da ufficiali della GdF e funzionari dell’Inps, rafforzando lo scambio informativo.
Lunedì scorso, nella sede dell’Inps di Messina, sono stati esaminati i punti di forza della collaborazione e le tematiche da affrontare per estenderla e rafforzarla.
I controlli estivi hanno riguardato soprattutto attività di ristorazione, con somministrazione e da asporto, lidi balneari, altre attività commerciali di vendita al dettaglio, attività di costruzioni residenziali, ambulanti, attività di elaborazioni elettroniche di dati, di installazione di impianti elettrici ed altro.