In mattinata l'incontro tra il presidente della commissione viabilità Gioveni e gli abitanti della zona. L'obiettivo è spostare il progetto su territorio demaniale
Nel litorale nord della città, e precisamente nel tratto che interessa Sant’Agata e contrada Principe, tiene banco la questione legata al prolungamento della pista ciclabile. Se ne riparlerà il prossimo 2 agosto a Palazzo Zanca ma oggi il presidente della commissione viabilità Libero Gioveni si è recato direttamente sul posto, insieme ai consiglieri Interdonato, Rizzo, Scavello, Fusco e Cipolla, per incontrare residenti e commercianti della zona. Un confronto proficuo con cui il consigliere comunale ha potuto prendere atto delle criticità evidenziate da chi giornalmente abita o lavora in zona. “Era mia intenzione incontrare i commercianti e i residenti direttamente nei luoghi interessati”, ha dichiarato Gioveni, “per prendere atto delle loro rimostranze e dimostrare contestualmente la nostra vicinanza al territorio”.
Richiesta una modifica al percorso della pista ciclabile
Il progetto vedrebbe il prolungamento della già esistente pista ciclabile per ulteriori 290 metri, con una larghezza di 2 metri e mezzo che includerebbe il marciapiede ma restringerebbe la carreggiata. Scomparirebbero i parcheggi in una zona che, soprattutto d’estate, è già congestionata dal traffico. “Abbiamo verificato che ci sarebbe realmente un disagio sotto il profilo viario e tecnico e confermiamo la volontà di richiedere all’amministrazione una modifica del progetto”, ha dichiarato Gioveni. Uno spostamento di percorso su teritorio demanile, quindi, che eviterebbe di influire direttamente su strada, abitazioni e attività commerciali e di cui si tornerà a parlare il prossimo 2 agosto. Lunedì, invece, appuntamento in commissione per parlare di autostrade e tornare sul problema del viadotto Ritiro.
È vergognoso che per gli interessi di pochi a messina le belle idee vengano bocciate.
Messina ha un fronte mare stupendo ma è invaso da baracche, residui industriali, barche private, spazzatura ecc.
Tutto il mare dovrebbe essere come il giardinetto bellissimo che un privato ha costruito e cura ancora in fondo a S.Cecilia a 100m da piazza Cairoli
“…con una larghezza di 2 metri e mezzo che includerebbe il marciapiede ma restringerebbe la carreggiata.”
Basterebbe questo per rendersi conto che è un’idea che con un delicato eufemismo giudico “poco opportuna”.
Penso anche che tanti altri pareri usino poco gli eufemismi… giustamente!
… in questa città si chiamano bottegai…. non vanno oltre la punta del proprio naso!
Potrebbe essere più interessante, oltre che più facilmente realizzabile, prolungare l’attuale pista ciclabile, nel tratto compreso tra Villa Sabin e il porto.
IO PROPORREI DI TOGLIERE I MARCIAPIEDI E FARE DEI POSTEGGI PER AUTO A SPINA, IN MODO CHE UNO SI TROVA DIRETTAMENTE CON IL MUSO DELLA MACCHINA DENTRO AL NEGOZIO, IN FONDO BISOGNA COSTRUIRE TUTTO A MISURA DI MACCHINE E NON DI UOMO….